DOMANDA
Gentile Dottoressa,
la ringrazio infinitamente per la risposta chiara, precisa e rapida. Mi permetta tuttavia di porle ancora una domanda concernente gli esami da effettuare semestralmente. Per “controlli clinici” intende l’esame dei diversi nei e della zona da cui è stato rimosso il melanoma? quali sono i “prelievi ematochimici specifici”? le “ecografie linfonodali distrettuali” si effettuano anche per i melanomi a uno stadio molto iniziale?Il melanoma che mi è stato rimosso sembrava un neo normale,non presentava ulcerazioni ma non sono a conoscenza dello spessore.Il mio dermatologo mi ha prescritto solamente una RX torace.
Mi scuso per la lunghezza della domanda.
La ringrazio ancora per la gentilezza, la disponibilità e la professionalità dimostratemi e le porgo distinti saluti.
RISPOSTA
Gent. ma C,
in riferimento ai suoi quesiti per controlli clinici si intende esattamente una visita dermatologica condotta all’osservazione di tutti i distretti (cute e mucose) e naturalmente sulla sede di asportazione del melanoma. L’esame di epiluminescenza oltre alla pura visita clinica è da raccomandare.
Gli esami specifici sono emocromo, LDH, funzionalità epatica e renale; ecografia epatica.
Secondo relativamente recenti studi l’ecografia dei linfonodi distrettuali che si consiglia di effettuare, come si diceva, già per una spessore di Breslow <1 mm fornirebbe un monitoraggio molto più accurato (la diffusione del melanoma predilige la via linfatica).
Quando lei dice che lo stadio del melanoma era I questo ha un significato ben preciso, non è l’osservazione esterna che definisce le caratteristiche dello spessore di Breslow, l’ulcerazione, la regressione o gli altri parametri. Tutte le informazioni si ricavano dall’esame istologico.
Quando lei parla di melanomi allo stato iniziale bisogna capire bene se l’esame istologico forniva una descrizione effettivamente riconducibile ad uno stadio I e di che tipo in questo ambito.
Cordiali saluti