Pregressa pielonefrite

    DOMANDA

    Gentile dottore,
    Le scrivo per un mio problema di salute: sono stata ricoverata in ospedale nel luglio scorso per pielonefrite acuta, sono stata curata con un antibiotico empirico per via endovena per 7 gg, dopo le dimissioni ho eseguito alla lettera ciò che i medici mi avevano consigliato di fare una volta uscita, cioè analisi del sangue e delle urine (ogni mese), in più una terapia di normix da fare come ciclo di 7 gg (1 compressa ogni 12 ore) per sei mesi.
    Il 29 settembre scorso come di routine, ho eseguito esami del sangue e delle urine complete e con grande meraviglia, dalle analisi delle urine è risultato la presenza di nitriti, di leucociti (ca 500) e una carica batterica da e. Coli infinita (1000.000).
    L urinocultura inoltre ha confermato che a tutti gli antibiotici sono resistente ed io ho paura che ritorni la pielonefrite, visto che ho gli stessi sintomi per i quali sono stata ricoverata ( brividi, dolore alla schiena, urine maleodoranti, sensazione di fastidio durante la minzione, nausea, spossatezza, confusione mentale, ecc).
    Sono una donna di 45 anni e non ho diabete o ipertensione, sono normotipo, non bevo alcol, non fumo e sono una sportiva e ho un’alimentazione ricca di frutta e verdura con poco consumo di carne rossa.
    Può aiutarmi a capire perché ho questo problema al rene?
    Premetto che ho sofferto di cistite ricorrente in passato, ma che ho sempre curato con antibiotici e tutto passava…nell’ultimo anno ho subito un estrazione dentaria e in seguito alla quale ho avuto febbre con brividi a 40 ogni mese con rigonfiamento della guancia…vomito è diarrea…e forte malessere generale fino a quando al pronto soccorso mi hanno eseguito una tac con mezzo di contrasto che appunto evidenziava una pielonefrite.
    La prego di aiutarmi a capire cosa mi sta succedendo.
    In attesa di una sua risposta la saluto cordialmente.

    RISPOSTA

    Buongiorno

    Se la TC con mezzo di contrasto non evidenzia nulla di anomalo dal punto di vista funzionale il problema è francamente di natura medico-infettiva per la quale Le consiglierei attenta valutazione specialistica del caso con lo specialista Infettivologo. Con molta probabilità sarà da ripetere un ricovero

     

    Grazie

    Carlo Introini

    Carlo Introini

    ESPERTO IN CHIRURGIA URO-ONCOLOGICA E RICOSTRUTTIVA. Responsabile del dipartimento di urologia del gruppo Policlinico di Monza, sedi di Alessandria e Vercelli. Nato a Savona nel 1966, si è laureato in medicina nel 1993 e si è specializzato in urologia nel 2000. È segretario nazionale dell’Auro, Associazione urologi italiani. Attualmente Direttore S S A Urologia Ospedale […]
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