Preoccupazione aumento FSH

    Pubblicato il: 14 Luglio 2020 Aggiornato il: 14 Luglio 2020

    DOMANDA

    Buongiorno Dott. Foresta,
    Mi rivolgo a Lei per cercare di capire qualcosa di tutta questa storia. Al fine di verificare il mio indice di fertilità ho effettuato a fine novembre 2019 uno spermiogramma che è risultato nella “norma” (spermatozoi per ml/eiac 21.000.000, concentrazione totale 67.000.000, motilità progressiva veloce + lenta 52%, morfologia 4%, test vitalità 93%, assenza di anticorpi antispermatozoi), in concomitanza del quale ho effettuato anche gli esami ormonali di routine.

    Proprio su questo ultimo aspetto ho notato, e la cosa mi preoccupa, un notevole incremento dell’FSH che nel 2008 era pari a 2,7 Ul/L in un range da 1, 4 a 18, nel 2017 è passato a 7,4 e nel 2019 è rimasto fermo a 7,4 (range 1,5-14) LH, invece, è rimasto costante a 3,7 Ul/L fino al 2017 per passare, poi, a 6,6 Ul/L (range 1,4 – 7,7).

    Faccio solo presente che nel 2007 sono stato operato di varicocele sx di 4° grado e che a seguito del Varicocele mi trovo con il testicolo sx ipotrofico (secondo ultimo ecocolor doppler 26.02.2020 pari a 12 ml, normovascolarizzato con struttura sostanzialmente omogenea, senza noduli) rispetto al dx (18 ml, con struttura omogenea e normovascolarizzato, senza noduli). L’unica cosa venuta fuori dall’ultimo ecocolor doppler è un lieve (2,7 mm) varicocele II-III grado Sarteschi (tuttavia solo in alcuni vasi che si spingono sotto il polo inferiore del didimo), oltre a una coda lievemente dilatata (7 mm) e lievemente ipervascolarizzata
    Sinceramente non ricordo in questi anni eventi che potrebbero aver provocato un danno testicolare da giustificare un certo aumento di FSH e poi LH, tanto che nel 2008 (dopo operazione varicocele) il valore era basso (2,7). I risultati degli spermiogrammi fatti in data 2010, 2011 (oltre all’ultimo sopra riportato) evidenziavano, rispettivamente, concentrazioni per ml/eiac di 29.000.000 e 17.000.000, motilità (veloce + lenta) non superiore al 45% e morfologia pari al 6% (2010) e 2% (2011). Paradossalmente (tranne che per la concentrazione di spermatozoi x ml/eiac) mi trovo con uno spermiogramma migliore oggi che ho un FSH elevato rispetto a quando presentavo un FSH basso. Infine, evidenzio che il testosterone totale è pari a 659 ng/dl (range 250-900) secondo gli esami ormonali di novembre 2019.
    Ora, a distanza di 6 mesi dall’ultimo esame seriologico di novembre 2019 (che confermava il valore di 7,4 per FSH come nel 2017) mi trovo con un FSH di 10 mUl (range 1,5-18). Il testosterone totale è sempre nella soglia altra, ossia oltre i 600 ng/dl e l’ LH è diminuito da 6,6 a 5…Io non riesco a capire queste variazioni e la cosa mi tormenta… oltre al lieve varicocele e ad una epididimite non è venuto fuori altro.. tutto ciò in soli 6 mesi… potrebbe essere un problema genetico (microdelezioni, etc..) oppure anche il testicolo dx sta smettendo di funzionare (anche se quello ipertrofico e affetto da varicocele è solo il sx)? Non riesco a capire cosa mi stia succedendo e sono preoccupato perchè vorrei dei figli.
    Nessun andrologo sembra prendere seriamente questa cosa, non capisco il perchè. Sembra quasi che io sia pazzo.
    Grazie mille del suo aiuto

    RISPOSTA

    Egregio Signore,

    dalla storia che mi descrive è possibile che il progressivo aumento dei livelli di FSH sia legato ad un tentativo di compensazione del testicolo destro da cogliere in chiave positiva che, considerate anche le buone dimensioni (18 cc) rispetto al controlaterale, nel corso degli anni ha probabilmente compensato l’ipotrofia ed il danno parenchimale del testicolo sinistro. Ciò collima anche con il dato (che Lei stesso sottolinea), che i parametri seminali sono migliori adesso con FSH più alto che in precedenza con FSH più basso. Quindi certamente continuerei a monitorare l’andamento sia dei livelli di FSH che della spermatogenesi ma coglierei questo dato di progressivo ma lieve aumento dei livelli di FSH in chiave compensatoria piuttosto che patologica.

    La saluto cordialmente

    Carlo Foresta

    Carlo Foresta

    Carlo Foresta

    ANDROLOGO. Direttore del Centro regionale di crioconservazione dei gameti maschili, Università degli Studi di Padova. Nato a Lecce nel 1951, si è laureato in medicina e chirurgia all’Università di Padova, dove si è poi specializzato in endocrinologia. A Pisa ha invece conseguito la specializzazione in andrologia. È professore ordinario di patologia clinica all’Università di Padova […]
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