Presenza di protenuria

    Pubblicato il: 28 Novembre 2017 Aggiornato il: 28 Novembre 2017

    DOMANDA

    buonasera dott. Schena,
    Sono la madre di una ragazza di anni 18 , all’età di 10 anni a causa di una probabile infiammazione ha avuto un episodio di gonfiore e rigidità con tas elevato a 1000. Da questo episodio sono iniziati una serie di controlli che inizialmente hanno evidenziato una nefrite post-streptcocciga pregressa non confermata. Per tale motivo ha iniziato terapia con pennicellina per due anni. Al momento non ha sintomatologia ma dai tanti controlli effettuati presso le varie strutture Ospedaliere gli esami presentano sempre emazie e protenuria (albumina -cilindri ialino granuloso). La quantità di protenuria persistente è variabile ed il valore massimo riscontrato nell 24 h è pari a 0,407 g/24h comunque sempre sotto 0,5g/24h. Gli esami di funzionalità renale sono sempre nella norma. Gli anticorpi ana sono risultati due volte positivi a 1:80 e una volta negativi , C3-C4 nei limiti. Al momento è seguita presso struttura ospedaliera pediatrica e alla luce di questi valori si definisce una situazione bordeline per cui non si ritiene ancora necessaria una eventuale biopsia renale per sapere se in futuro possa incorrere in problematiche renali. A riguardo sono stata molto interessata da un vostra dichiarazione sulla possibilità, attraverso un semplice esame del sangue, della ricerca dei biomarcatori micro-RNA che potrebbero dare le stesse informazioni della biopsia. A sopo preventivo lei ritiene necessario per un futuro effettuare la biopsia nel caso di mia figlia o potremmo conoscere le cause e i probabili danni con l’esame attraverso i biomarcatori ?
    In attesa di una vostra risposta, la ringrazio anticipatamente.

    RISPOSTA

    E’ necessario effettuare una biopsia renale per conoscere la diagnosi e la prognosi, tenendo presente che questa ragazza in futuro avrà la probabilità di una gravidanza

    Francesco Paolo Schena

    Francesco Paolo Schena

    ESPERTO IN TRAPIANTI. Professore ordinario di nefrologia all’Università di Bari. Dirige il Centro regionale trapianti di organi della Regione Puglia. È membro della Consulta tecnica nazionale per i trapianti di organi e della Commissione nazionale ricerca sanitaria del Ministero della Salute.
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