DOMANDA
Gentilissima Professoressa,
sono un ragazzo di 29 anni. Da circa 4 anni soffro di un disturbo d’ansia. Proprio all’inizio di questo disturbo mi accorsi di una chiazza rossa (circa 2 cm) sul cuoio capelluto. Il dermatologo mi diagnosticò un’alopecia areata, trattata con infiltrazioni di triamcinolone, una all’anno. La chiazza, sebbene migliorata lievemente, persisteva, quindi, dopo circa 3 anni, consultai un altro dermatologo che mi smentì l’ipotesi di un’alopecia areata e mi fece fare una biopsia, la quale diagnosticava un’alopecia cicatriziale. A questo punto il dermatologo mi ha detto che sospetta un lichen spento, e che comunque non è più possibile fare una diagnosi precisa, ma che comunque posso trattare la chiazza chirurgicamente per eventuali trapianti.
Tutto ciò premesso, Lei cosa mi consiglierebbe di fare:
1) a livello diagnostico, se posso fare ancora qualcosa;
2) a livello estetico, se mi conviene aspettare, considerato il fatto che, anche se la diagnosi parla di alopecia cictriziale, non capisco perché la chiazza è ancora rossa.
Grazie!!!
RISPOSTA
non credo si tratti di un lichen planopilare dalla sua descrizione clinica, una dermatoscopia del cuoio capelluto può essere utile. se la malattia non è attiva la chirurgia è una buona possibilità