DOMANDA
Buongiorno dottor Varenna,
sono una ragazza di 23 anni, praticavo corsa di resistenza, circa 6 mesi fa ho preso una distorsione alla caviglia dx. Nonostante i numerosi trattamenti(esercizi propriocettivi, laser, tecar, magnetoterapia, riposo, nuoto…) il dolore non è passato, nell’ultima risonanza magnetica, che ho fatto a luglio si evidenziava un edema da impatto nella regione della spongiosa ossea dell’astragalo e del calcagno. Mi sono rivolta ad un ortopedico circa una settimana fa e quest’ultimo mi ha diagnosticato un inizio di algodistrofia. Mi ha prescritto 10 iniezioni di clody 200mg e degli integratori. Mi chiedevo se secondo lei la terapia può essere adeguata e fra quanto tempo più o meno potrei vedere i primi risultati.
Grazie in anticipo, buona giornata.
RISPOSTA
Gentile sig.ra,
lei appartiene a quel purtroppo nutrito numero di pazienti che sperimenta una diffusa carenza conoscitiva dell’argomento, ovvero quei casi dove l’alterazione di segnale RMN che viene definita edema midollare viene assimilata automaticamente ad una sindrome algodistrofica, mentre sono circa una ventina le patologie che sono in grado di generare un cosiddetto edema midollare. La sindrome algodistrofica presenta obbligatoriamente una serie di sintomi e segni clinici sui quali tale diagnosi deve necessariamente basarsi. In ogni caso, l’uso del clodronato intramuscolare ha poche poche probabilità di successo nel trattamento di una verosimile patologia ossea secondaria al trauma distorsivo.
Cordialità.
MVarenna