DOMANDA
Salve, sono una ragazza di 20 anni… l’anno scorso ho vissuto un anno in montagna dove passavo da un ambiente di 20/30 •C all’esterno sotto gli 0•C avevo sempre la tosse per poi degenerare in infezioni diverse all’apparato respiratorio (vie inferiori e superiori). Dopo un anno in cui ho preso spesso antibiotici e soprattutto cortisone Il medico di base mi consiglió di eseguire la spirometria di base e quella con la metalcolina e uscì un ipersensibilità bronchiale lieve-moderata; quindi asma bronchiale aspecifica. Svolgendo tirocinio in ospedale ultimamente mi sto accorgendo che le crisi asmatiche sono associate all’inalazione per esempio di una certa quantità di amuchina, oppure due volte quando venne la ditta delle pulizie e usarono dei prodotti forti per me, dovetti uscire dal reparto perché stavo male oppure quando dopo un po’ che respiro fumo passivo di sigaretta e altro casi. Allora stamattina mi è venuto questo dubbio: non è che sono allergica agli odori di sostanze chimiche? Se potrebbe, come faccio a stabilirlo? La ringrazio anticipatamente, mi scusi per il disturbo e buona giornata
RISPOSTA
Gentile Lettrice,
gli odori e comunque le sostanze chimiche inalatori sono tutti dei blandi irritanti che vanno ad agire sulla broncoreattività aspecifica esaltandola. Quindi nulla di nuovo rispetto a quanto sa già. Le consiglierei però di approfondire la diagnosi con test allergologici per verificare il suo profilo di sensibilizzazione oppure l’assenza dello stesso. Per questo sono indicati i test Multiplex come ISAC112 o meglio ancora il FABER244.
cordiali saluti
