problema ai piedi

    DOMANDA

    Buonasera, chiedo un consulto in merito ad un problema ai piedi che mi affligge da più di un anno e mezzo quando riportai un discreto trauma al tallone dx (zona plantare interna) che mi causò dolore e tumefazione, la cui fase acuta si risolse in qualche giorno ma rimase un senso di marcata durezza all’appoggio e un discreto dolore al carico, dopo 5 mesi effettuai una rx sotto carico e successivamente rm a dx che non evidenziarono nulla se non un modesto edema intraspongioso dell’astragalo. Inoltre cominciai ad avere i piedi molto freddi anche in ambienti caldi. Circa 6 mesi fa la stessa problematica si è verificata in seguito ad un leggerissimo trauma anche all’altro tallone nello stesso punto. Poco dopo la stessa sintomatologia ha interessato anche la regione sotto le teste metatarsali dove a volte si sentono al tatto degli indurimenti sotto pelle tipo lividi come anche nei talloni. Tutto questo accompagnato da piante dei piedi che diventano da molto bianche a nere e sempre gelate. Tutto ciò rende difficoltoso il camminare ma sopratutto la stazione eretta. Ho fatto esami ematici dai quali sono risultati negativi indici di flogosi e autoanticorpi tranne quelli della tiroide, la capillaroscopia ha mostrato un quadro compatibile con fenomeno di raynaud (non confermato clinicamente, in quanto è l’intera pianta a cambiare colore). Mi è stata ventilata l’ipotesi di un’algodistrofia, potrebbe trattarsi di ciò? quali altre strade potrei percorrere per giungere ad una diagnosi?

    RISPOSTA

    Diventa difficile ipotizzare una possibile sindrome algodistrofica sulla base del quadro clinico che mi descrive. Anche gli esami strumentali (RMN) sembrano evidenziare una zona di edema midollare relativamente circoscritta, come è possibile osservare negli esiti di eventi traumatici, mentre il quadro RMN di una classica Sindrome Algodistrofica è solitamente molto più esteso, interessando diversi segmenti scheletrici.
    Tuttavia, non è possibile escludere definitivamente una problematica di questo tipo, essendo descritte forme dove manca una fase “florida” iniziale (piede rosso, caldo ed edematoso) ed il paziente presenta un quadro simile a quello che Lei descrive.
    In assenza di esami strumentali e di laboratorio dirimenti, la valutazione clinica è l’unico strumento che può consentire un corretto inquadramento diagnostico.
    Cordialità
    MVarenna

    Massimo Varenna

    Massimo Varenna

    ESPERTO IN ALGODISTROFIA. Responsabile del centro per la diagnosi e il trattamento delle patologie osteometaboliche dell’istituto Gaetano Pini di Milano. Nato a Varallo (Vercelli) nel 1959, si è laureato in medicina all’Università di Milano nel 1984 e si è specializzato in reumatologia nel 1988. È professore a contratto presso la scuola di specializzazione in ortopedia […]
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