DOMANDA
Sono una donna di 35anni e Sto attraversando uno dei periodi piu brutto della mia vita . Rubo ma nn voglio farlo. Sto avendo problemi cn la legge,il mio ragazzo mi ha lasciato dicendo che si vergogna di me. La mia famiglia Mi evita xche’ Mi vede come in pericolo. Ma io nn voglio fare male a nessuno eppure Mi sta crollando il mondo addosso e nn so come uscirne. Voglio solo smettere e dimostrare di nn essere solo Una ladra che tt devono evitare. Sono rinchiusa in casa x paura do come gli altri Mi guardano o Mi insultano. Vedo solo la terra che Mi sta mancando sotto i piedi e nn ho nessuno che Mi aiuta.Ho bisogno di qlcuno che Mi Aiuti! La prego!!!!
RISPOSTA
La cleptomania fa parte dei disturbi compulsivi e capisco che lei soffra molto per questa specie di schiavitù che si può, però curare e guarire completamente. Il senso di colpa non consapevole, causato da azioni o fantasie pregresse, potrebbe essere alla base della sua autopunizione ripetuta.
Questo atto si ripete con forte coazione a ripetere nel compiere azioni illecite come rubare senza bisogno degli oggetti che si sottraggono e essere scoperti. Sembra che sia la punizione che una persona voglia infliggersi per il rimorso pre-sistente così come lei mi lo descrive il suo stato. Rubo, quindi mi punisco, quindi sto male, quindi rubo ancora e così via..!
Dovrebbe dirsi : ora mi punisco rubando. Poi pensare che dovrebbe fermarsi, perché occorre risalire a questa colpa e rimorso curare questo secondo aspetto, forse con l’aiuto di un professionista, perché si tratta di una colpa inconscia che genera un circolo vizioso: non é facile curarsi da soli. Come nei bambini che vogliono ri-conciliarsi e essere perdonati. l bambino dice a se stesso: faccio il cattivo quindi mi puniscono, poi mi sento liberato dalla colpa e tutto torma come prima, cioè sono amato da chi mi vuol bene, perché dopo la punizione segue il perdono, quindi l’amore.
Coraggio segue la procedura con l’aiuto di un clinico
roberto.pani@oksalute.it
