Problema PLICA SINOVIALE PARAROTULEA

    Pubblicato il: 19 Giugno 2019 Aggiornato il: 15 Luglio 2019

    DOMANDA

    Buonasera Dottore,
    cercherò di essere quanto più sintetica…son molto scoraggiata e tanto impaurita, sebbene a 39 anni (1,70 cm. e 62 kg. di peso, acquistato 5 kg nell’ultimo anno) convivo da sempre con sindrome rotulea e quindi dolori, dapprima al solo ginocchio sx e negli ultimi anni purtroppo anche a quello dx, che fortunatamente si alternano. Il ginocchioo sx, il primo a darmi fastidi dai 20 anni, è stato toccato in artroscopia, quando avevo 25 anni, (15 anni fa), da un ortopedico con cui non mi son trovata bene, artroscopia in cui mi è stata effettuata UNA ALAROTOMIA ESTERNA E SINOVIECTOMIA. Intervento dal quale anzi che migliorare per anni ho pure peggiorato problematiche, perchè i fastidi son diventati dolori…Scrivo, però, perchè questa volta non supero uno dei più forti dolori mai avuti e al ginocchio dx, (quello non operato!), che mi compromettono da mesi attività da svolgere quotidianamente come camminare, (cammino in media abbastanza non avendo una macchina), stare in piedi e fare le scale (abito al secondo piano senza ascensore). Si è verificato senza alcun trauma, un vero e proprio blocco dell’articolazione, dal quale mi son ripresa a stento con riposo articolare, ghiaccio, tecarterapia e applicazione in loco di cerotti antinfiammatori di TRANSACT e DICLOREUM. Tuttavia dopo un solo e mese mezzo dal blocco, ed un miglioramento solo lieve, perché c’è ancora dolore anche se di minore entità, non riesco a recuperare…Pensavo dal tipo dolore di essermi rotta un menisco. La gamba era rigida, imballata, pesante, un pò gonfia, emetteva continui rumori come di sassolini, click, crack, perchè ad ogni passo difficile e doloroso c’erano scatti, scosse e sentivo al’interno spostamenti. Tra l’altro poco prima del blocco, era un mese che avevo male alla schiena fisso (rx nel 2008 mi evidenziò lieve protusione discale in sede L5/S1
    e L3/L4), e ho supposto pure che potesse essere una CRURALGIA, visto che anche tutto l’apparato muscolare della gamba, quadricipite era contratto dal dolore del ginocchio. In pronto soccorso dell’ospedale ortopedico di Torino a cui mi son recata la RX non ha evidenziato nulla e ho quindi effettuato una RISONANZA DI CONTROLLO su ENTRAMBE LE GINOCCHIA, il cui esito le riporto.
    RM GINOCCHIO DESTRO
    Non si osservano evidenti rime di frattura a carico dei menischi. I legamenti crociati ed i collaterali hanno regolare decorso ed intensità di segnale. Nelle modalità di esecuzione dell’esame, la rotula è sostanzialmente in asse, e LE CARTILAGINI FEMORO ROTULEE SONO ASSOTIGLIATE; SI SEGNALE LIEVE ISPESSIMENTO DELLA PLICA SINOVIALE PARAROTULEA.
    Le cartilagini di rivestimento femoro tibiali hanno spessore nei limiti della normalità.
    Il trofismo osseo è regolare.
    SI SEGNALA ESILE FALDA FLUIDA IN SEDE ANTERIORE.
    RM GINOCCHIO SINISTRO
    Le fibrocartilagini meniscali son ben visibili senza immagini RM riferibili a fratture.
    I legamenti crociati ed i collaterali hanno regolare decorso ed intensità di segnale.
    Nelle modalità di esecuzione dell’esame, la rotula è sostanzialmente in asse, e LE CARTILAGINI FEMORO ROTULEE SONO ASSOTIGLIATE CON EVIDENZA DI FOCALI FISSURAZIONI CONDRALI SUL VERSANTE TROCLEARE.
    Le cartilagini di rivestimento femoro tibiali hanno spessore nei limiti della normalità.
    Il trofismo osseo è regolare.
    SI SEGNALA ESILE FALDA FLUIDA IN SEDE ANTERIORE.
    Praticamente la mia condropatia rotulea è peggiorata, perchè le cartilagini si sono assottigliate e nel ginocchio operato sono addirittura passata ad un secondo se non terzo di gravità, visto che quando iniziano ad esserci delle fissurazioni se maggiori di 15 mm si è appunto al terzo stadio ?
    il ginocchio che mi si è bloccato e oggi mi fa impazzire, tanto da non poter più piegarmi accucciarmi, camminare, appoggiare, fare scale, alzarmi dopo esser stata seduta, come e comunque in piedi: soffre per la plica e il dolore alla plica visto che raramente nasce isolato, ma deriva da tendiniti rotulee o instabilità rotulea è ulteriore conseguenza della mia condropatia…in queste condizioni anche con Fisioterapia fare un rinforzo del vasto mediale non mi riesce…INFILTRAZIONI DI ACIDO IALURONICO E CORTISONE POTREBBERO AIUTARMI?
    In un forum di ortopedia per problemi analoghi ai miei, ho letto da parte di un DOTTORE, che c’è ormai una soluzione concreta in media molto efficace, senza rischi, praticamente indolore per riparare il danno cartilagineo (da condropatie e artrosi), che è quella di rigenerare il tessuto attraverso l’associazione tra cellule staminali ematiche (CD-34+), a fattori di crescita piastrinici attivati (CGF), con anche l’aggiunta dell’OZONO, per caratteristiche antifiammatorie. Una metodica che non è il concentrato piastrinico PRP, richiede circa 30 minuti dal momento del prelievo di sangue dal braccio e l’infiltrazione, ed è pure estremamente economica, essendo il costo paragonabile (a volte inferiore) rispetto a una comune infiltrazione di acido ialuronico.
    Io son di Torino e soprattutto troppo giovane, per pensare di non poter più vivere senza dolori invalidanti e andare in depressione per una vita limitata nei movimenti.
    LA RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE
    MP

    RISPOSTA

    Purtroppo la situazione come l’ha descritta è troppo complessa per poter dare un parere senza una valutazione clinica e senza vedere le immagini delle risonanze

    Roberto Danchise

    Roberto Danchise

    SPECIALISTA IN CHIRURGIA DEL GINOCCHIO. Primario dell’unità operativa di chirurgia del ginocchio dell’Istituto ortopedico Galeazzi di Milano. È nato nel 1946 a Napoli, si è laureato in medicina a Genova e specializzato in ortopedia a Milano. Da trent’anni lavora all’Istituto ortopedico Galeazzi di Milano. È stato presidente della Società italiana di chirurgia del ginocchio dal […]
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