DOMANDA
Buongiorno dottore
sono portatrice di lieve prolasso mitralico con lieve insufficienza 1/6. Ogni volta che devo fare la profilassi per cure odontoiatriche ci sono penosi rimpalli tra dentista, medico di base e cardiologo perche sono affetta da intolleranza polimedicamentosa. Ho testato in centro specialistico il ceftibuten e macrolidi senza problemi, e tutti mi dicono “va be’, prenda i soliti macrolidi) ma ultimamente i macrolidi, oltre che aver immagino selezionato tutti i germi, mi hanno dato grave diarrea acquosa. Il ceftibuten pare che sia poco attivo su viridans e anaerobi, al centro allergologico vorrebbero farmi il challenge per una cefalosporina di terza per os che sia attiva su flora orale. Nominavano forse cefditoren e cefpodoxima che avrebbero anche il vantaggio di permettere senza problemi premedicazione con antistaminici. Vorrei chiederle genrilmente quali sono le cefalosporine di terza generazione (lontane da struttura penicellinica classica) piu veramente attive contro soprattutto viridans. Grazie.
RISPOSTA
Gentile Signora, lei non specifica a che tipo di cure odontoiatriche si deve sottoporre. La profilassi per piccoli interventi odontoiatrici deve essere eseguita in modo che la massima concentrazione del farmaco sia garantita al momento del trattamento e per le 18-36 ore successive, per “bloccare” la diffusione nel sangue dei batteri eventualmente presenti nel sito trattato. Per il cavo orale in genere si pensa agli streptococchi cosiddetti viridanti, potenzialmente responsabili a distanza di danno all’endocardio. I batteri anaerobi sono presenti solo in condizioni patologiche ben definite, quali le parodontopatie e, in tal caso, si esegue un trattamento con antibiotici tipo metronidazolo. Amoxicillina protetta con clavulanato, una dose ogni 8 ore, iniziando 12 ore prima dell’intervento e continuando per un totale di 48 ore, può essere il trattamento empiricamente corretto. Ovvero si può ricorrere ai macrolidi. Nel suo caso, tenendo presente l’intolleranza alla prima e gli effetti collaterali dei secondi, può ricorrere a quanto consigliatole, tenendo peraltro presente che la scarsa attività segnalata di ceftibuten si basa su osservazioni in vitro, cioè in laboratorio, ma non su riscontri clinici. Veda però di accertare se può prendere amoxi/clavulanato con la posologia che ho indicato.