DOMANDA
Buongiorno, ho un bambino di 2 anni e mezzo e purtroppo cattivi rapporti con la suocera per precedenti dissapori tra lei e il figlio (mio marito). Lei lo ha praticamente tagliato fuori dalla sua vita, non lo calcola più nè lo cerca. In pratica non si è mai interessata di nostro figlio (suo nipote), non lo ha mai cercato tranne appena nato, salvo accoglierlo con gioia le rare volte in cui mio marito ha osato andare da lei. In tutto lo avrà visto meno di 10 volte, nonostante viviamo molto vicini.
Recentemente ho deciso di provare a riallacciare i rapporti e sono andata un paio di volte da lei, ne era felice ma ha da subito richiesto che le lasciassi il bambino per un pranzo a casa sua qualche tempo dopo, senza di me. Le ho spiegato che era necessario frequentarsi più assiduamente e in mia presenza prima di lasciarle il bambino da solo, visto che non la conosce, ma lei non sembra capire questa necessità e crede che siano solo scuse perchè la ritengo inadeguata. Tramite alcuni messaggi alla fine lei ha “chiuso” la porta, ha frainteso e io sono apparsa come una persona rigida e diffidente. La verità è che sono molta attenta a mio figlio e credo che la gradualità e l’accompagnamento siano importanti nei bambini così piccoli per renderli sicuri. Mia suocera voleva che le lasciassi il bambino e qualora avesse pianto, me lo avrebbe riportato. Secondo lei avrei dovuto accettare? Io non me la sono sentita di gettare mio figlio in una situazione del genere.
Grazie
RISPOSTA
Cara lettrice,
il rapporto con i familiari del proprio congiunto non sono quasi mai semplici ed è necessario essere sempre capaci di grande flessibilità. Ad aggravare il tutto, come lei mi scrive, c’è il fatto che in questo caso la rottura diretta non è avvenuta fra lei e sua suocera, per svariati motivi, ma proprio fra sua suocera e suo marito, fra una madre ed un figlio, immagino per seri motivi, e questo è un evento che sicuramente aleggia pesantemente su tutta la vostra famiglia. La prima cosa che mi chiedo è se lei ha deciso in autonomia di riallacciare il rapporto con sua suocera o ne ha prima parlato con suo marito, trattandosi di vostro figlio; sarebbe importante essere sempre chiari ed aperti in una coppia, soprattutto in merito a che strada prendere per i figli, visto che, in questo caso, riguardava indirettamente anche suo marito. A parte ciò ritengo il suo tentativo di apertura molto positivo, per tutti, a maggior ragione per un bambino che ha un effettivo bisogno anche dei nonni nella sua crescita; il malinteso in cui siete incappate è dovuto senz’altro a tutti i trascorsi precedenti, alla relazione che si è instaurata fra voi, nondimeno al rapporto fra sua suocera e suo marito. Forse sua suocera si sarà sentita giudicata e avrà pensato che queste paure le venissero da cose o eventi raccontati da suo marito. Non è importante stabilire chi delle due avesse ragione o sia apparsa più rigida. Siete due donne, due mamme con esperienze diverse: una, più anziana, si sarà forse sentita giudicata inadeguata e, mi passi il termine, trattata un pò da “estranea” dall’altra, più giovane e attenta soprattutto a ciò che oggi si dice rispetto alla crescita dei figli. Ricordi che tante cose sono cambiate rispetto a quando sua suocera era una giovane madre, era un altro stile educativo! Dal canto suo capisco bene le preoccupazioni di lasciare il bambino in un contesto nuovo, di cui, fra l’altro, mi chiedo se sia lei a fidarsi in primis! Se il suo vero desiderio è provare a ristabilire un legame, per il bene non solo del suo piccolo ma direi di tutta la famiglia (a poco serve una nonna che in realtà non vede mai il papà), perché non ripartire con il piede giusto, parlando come due mamme, dicendo a sua suocera i propri timori e facendo anche un po’ di sforzi di comprenderla e di fidarsi? Chi tenta in buona fede e con il cuore in mano difficilmente sbaglia.
Auguri