DOMANDA
Gentile
dottore, mia madre ha 87 anni, da 3 anni è portatrice di pace-maker.
Soffre di reflusso esofageo e ha il colesteloro alto, le è stato prescritto: aspirina (da anni per il cuore), pillola pressione e colesterolo. Nei mesi estivi la pressione le si abbassa (da una minima
di 50 a una massima di 95/100) e di conseguenza non riesce a stare in piedi e la mattina la passa spesso a letto. Nei periodi più caldi e più freddi vive al mare e sta direi mediamente bene, è una buona camminatrice, Quando la pressione le si abbassa lei (di sua iniziativa)si dimezza la pastiglia per la pressione, e bene? Oltre questo mangia molto poco e varia pochissimo l’alimentazione. Quando sto con lei un po’
di giorni la obbligo a mangiare di più, ma ultimamente quando mangia di più vomita. Vorrei un consiglio da lei: è bene che si dimezzi la pastiglia per la pressione? Io insisto perché non lo faccia ma, non mi
dà retta. Sono anni che insisto perché lei mangi in modo più vario, ma vivendo sola non posso tenerla sotto controllo, devo preoccuparmi per questo problema quando mangia un po’ di più? Devo farle fare qualche
ulteriore esame? La ringrazio anticipatamente e invio cordiali saluti.
RISPOSTA
E’ di comune riscontro, durante il periodo estivo, un abbassamento della pressione arteriosa. Lei mi indica che la Mamma, riscontrando valori pressori significativamente bassi, in autonomia, dimezza la terapia ipotensiva. Certamente sarebbe molto conveniente consultare rapidamente il proprio Curante, prima di procedere di propria iniziativa, sempre che quanto fatto da sua Madre non rappresenti un’indicazione precedentemente ricevuta. Non sapere poi quale principio attivo venga utilizzato rende ancora più difficoltoso il rispondereLe correttamente. In generale, i diuretici dovrebbero essere attentamente riconsiderati durante il periodo estivo e la loro riduzione dovrebbe essere concordata con il Medico curante.
Da un punto di vista dell’alimentazione, con il grande caldo, è indispensabile porre attenzione alla scelta degli alimenti; dovrebbero, infatti, essere privilegiati cibi facilmente digeribili e, soprattutto, l’assunzione di frutta e verdura. Grande attenzione deve anche essere rivolta all’apporto dei liquidi giornalieri che non dovrebbero mai risultare inferiori ad 1 litro.