Problemi intestinali

    Pubblicato il: 28 Marzo 2018 Aggiornato il: 28 Marzo 2018

    DOMANDA

    Salve Dott. Casetti,
    ho 33 anni e da circa 1anno ho un malessere generale che non mi lascia serena. Le elenco tutti i sintomi, non essendo sicura che tali siano tutti correlati. Premetto che ho sempre avuto problemi di colite, ma mai con questi sintomi. Circa un anno fa ho eseguito tampone vaginale per un leggero prurito risultando positiva al proteus mirabilis. Nelle urine non c’era traccia di infezione. Ho fatto cura antibiotica. Ho ripetuto l’esame; negativo. A luglio ho avvertito per la prima volta rigonfiamento della ghiandola ascellare dx e tra agosto e settembre ho avuto per due volte orticaria e rigonfiamento facciale. Dopo vari esami ho scoperto di essere allergica al nichel. Da settembre fino a gennaio 2018 ho avuto problemi vaginali (prurito, gonfiore, dolore durante i rapporti). Insieme ho avuto stipsi e diarrea alternati, nonostante per anni sia stata sempre regolare. Nei suddetti mesi ho avuto sempre gonfiore addominale. A volte ho difficoltà ad abbottonare i pantaloni. Ho metabolismo rallentato e anche se non mangi esageratamente ho difficoltà a perdere peso. Sono stata una sportiva per tanti anni, ma questo gonfiore è veramente fastidioso. A gennaio il ginecologo mi ha prescritto meclon e lavande, ma mi ha detto di indagare a livello intestinale, specificando che non fosse candida. Ho fatto la cura. Nonostante mi sentissi meglio, il prurito vaginale è persistito per cui a distanza di un mese sono tornata dal ginecologo che mi ha eseguito tampone vaginale e cervicale. Tutto negativo. Anche se erano presenti bacilli gram negativi senza specificare quali. Il medico di base intanto a febbraio mi ha prescritto normix e zirfos che ho preso per 12 gg(6+6). Sembra che la diarrea si presenti in maniera più sporadica. E dovrò continuare la cura per i successivi due mesi. Non so se sia importante, ogni tanto ho anche dolore ai reni anche se non sono in fase premestruale. Il medico di base mi ha detto che possa dipendere dall’allergia al nichel e alla mia domanda se fosse il caso farsi seguire da un nutrizionista mi ha detto di continuare a mangiare come sempre. L’allergologo invece mi ha consigliato tra tutti gli alimenti di evitarne solo 3-4, i più carichi di nichel. Lei saprebbe aiutarmi? Consigli? Esami da fare?
    La ringrazio.
    Saluti.

    RISPOSTA

    I sintomi intestinali possono essere da Intestino Irritabile (o “colite”, come l’ha definita lei). Una possibile ipotesi è che i vari trattamenti antibiotici possano avere creato un dismicrobismo intestinale che ha riacceso la “colite”, ma quanto detto non spiega i pruriti, gonfiori e altro che mi sembrerebbero più su base allergica che infettiva! Presti attenzione al nichel e segua i cicli di trattamento consigliati dal suo medico per almeno tre cicli e poi rivaluti la situazione. Auguri

    Tino Casetti

    Tino Casetti

    Primario di gastroenterologia all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 e poi specializzato in gastroenterologia all’università di Bologna, e in malattie infettive all’università di Ferrara. Dirige il dipartimento di malattie dell’apparato digerente e del metabolismo dell’ospedale di Ravenna (foto di R. Bruno).
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