DOMANDA
Salve dottoressa, volevo esporle un quesito che riguarda la sfera sessuale del mio ex ragazzo.
Siamo entrambe quarantenni e ci siamo conosciuti su una chat alla fine di Marzo dello scorso anno, poi ci siamo frequentati ed
abitando in 2 città diverse (io a Pescara e lui a Termoli) abbiamo stabilito di trascorrere spesso il weekend insieme a casa mia (io abito da sola). Nel primo mese di conoscenza lui veniva a Pescara ogni fine settimana, poi ha iniziato a venire ogni 2 settimane.
Per quanto riguarda la nostra sfera intima e sessuale, lui dettava molto le regole. Nei primi mesi il rapporto sessuale era completo; cioè c’erano dei preliminari, la penetrazione e dei pompini che io facevo a lui.
Poi lui ha voluto cambiare registro (non sò perchè), nel senso che era interessato e provava piacere solo nell’azione dei pompini
che io dovevo fargli anche più volte al giorno, e non era interessato alla penetrazione che è un atto naturale tra un uomo e una donna, visto che è quello più soddisfacente.
Io dopo mesi di questo nostro rapporto anomalo, l’ho lasciato e gli ho spiegato anche il motivo, ma lui ha riposto che fare solamente i pompini è una cosa naturale che dimostrerebbe il mio amore verso di lui.
Siccome questo ragazzo, pur avendo 40 anni, non si è mai sposato e in passato ha perso prematuramente sia la madre che il fratello,
se si è comportato con me in modo così strano sessualmente, per caso soffre di una malattia? Lei che cosa ne pensa?
grazie
RISPOSTA
Gentile lettrice,
Per prima cosa mi sento di scrivere che nella sessualità non vi sono regole se non quelle del rispetto e della reciprocità. Inoltre, non è opportuno valutare la qualità e l’intensità dell’affetto che si prova nei confronti di qualcuno attraverso la soddisfazione delle prestazioni sessuali che è importante siano condivise e non imposte.
Nel rapporto che mi descrive pare che manchi una condivisione di intenti per quanto riguarda la sfera sessuale, presupposto questo fondamentale per godere del piacere che la sessualità può dare alla coppia.
Parlare di malattia non è adeguato, così come non è corretto parlare di pratiche sessuali “naturali”.
La sessualità non è naturale, ma è ciò che la coppia desidera che sia nella logica del rispetto di se stessi e dell’altro. La sessualità è un impegno che la coppia decide di portare avanti con recipriprocità di intenti. E ogni coppia è diversa dalle altre.
Spero di avere risposto alle sue riflessioni e la saluto cordialmente.
Dott.ssa Carmellini