DOMANDA
Gentile Dottore,
ho effettuato di recente il tampone vaginale, poichè avevo dei disturbi, ed è risultato positivo all’Ureaplasma Urealyticum. Premetto che sono reduce da un lungo periodo di stress fisico e mentale, ma che di norma godo di buona salute……..di solito non prendo mai farmaci e ho raramente avuto disturbi vaginali. Il ginecologo, che inizialmente si era orientato verso la candida, dopo il risultato del tampone mi ha prescritto antibiotici: Bassado…… io sono molto scettica nel prenderlo perchè ritengo mi vada indebolire ulteriormente il mio organismo e sia poco funzionale per l’ureaplasma. Il mio pH vaginale è 4.1…….sto prendendo molte cose naturali per via orale: Echinacea, Carotenoidi, Flavonoidi, Prodotti (a base di Semi di pompelmo, Uncaria, Tabebuja), Cranberry e due tipi di Fermenti lattici probiotici.
Per il problema che ho potrebbe essere utile l’utilizzo di tavolette vaginali a base di fermenti lattici o l’utilizzo di ovuli di kramegin (krameria+lattobacilli)……..senza usare antibiotici, di cui io se posso evito sempre? Oppure c’ è qualche altra soluzione anche da utilizzare in loco che mi permetta di ripristinare la situazione. Grazie, distinti saluti. Serena .
RISPOSTA
Dal suo messaggio emerge che lei assume una “valanga” di presidi fitoterapici, di cui non capisco il razionale, se è vero che lei ammette di “godere di solito di buona salute”. Si ricordi che anche i fitoterapici sono farmaci, per cui vanno assunti solo se ne sussiste effettivamente la necessità. Venendo al suo problema, non mi preoccuperei particolarmente di Ureaplasma, e dunque per il momento eviterei di assumere antibiotici inutilmente. Stando al pH, sembrerebbe, tra l’altro, che la sua ecologia vaginale sia nella norma. Perciò, se non ha disturbi persistenti, eviterei anche di assumere altri presidi terapeutici, per quanto “naturali”. Casomai, invece, ripeta il tampone vaginale tra un paio di mesi, valutando la situazione dei lattobacilli e del pH, per poi casomai integrare (solo se necessario) con lattobacilli per via endovaginale.