DOMANDA
Salve dottoressa,
ho 44 anni e ho sempre avuto un ciclo abbastanza regolare, ma da un paio di anni, credo a causa dello stress, continuo a prendere infezioni vaginali, una dopo l’altra , il medico dice che ho le difese immunitarie basse. Da un paio di mesi ho l prolattina alta e manca il ciclo. Dall’ultimo pap test fatto ad aprile risulta flogosi e candida. Adesso sto facendo ulteriori controlli per vedere se c’è qualche problema all’ipofisi. Dimenticavo di aggiungere che a novembre scorso mi hanno tolto un polipetto all’utero e non è la prima volta. Può darmi qualche consiglio? Cosa posso fare per escludere eventuali patologie all’ipofisi?
La ringrazio
RISPOSTA
L’aumento della prolattina è dovuto a molteplici cause come lo stress, l’uso di farmaci (come anticolitici, antigastritici, psicofarmaci estroprogestinici, melatonina e altri), macro o microadenomi ipofisari. In caso di amenorrea in primis escluda la gravidanza se avesse avuto rapporti non protetti. La valutazione di un eventuale adenoma ipofisario va fatta una volta escluse le altre cause o in presenza di segni specifici alla visita come disturbi del campo visivo. Si faccia vedere dal medico per la valutazione delle possibili cause e per la terapia più appropriata
L’altro problema è la candidosi vaginale e l’infiammazione. L’infezione da candida è molto frequente. La candida è presente nell’intestino e quindi spesso l’igiene è indispensabile. Altre cause frequenti sono anche il contatto con superfici inquinate come la piscina, gli spogliatoi, i luoghi pubblici etc. Puo’ essere trasmessa anche con i rapporti per cui la terapia è consigliabile ad ambedue i patners. E’ consigliabile l’uso di indumenti di cotone non colorati è consigliabile come pure l’uso di asciugamani a parte per la zona interessata.
I rimedi sono le misure igieniche, l’uso del bicarbonato per via topica o gli antimicotici in ovuli o in casi particolari per via generale. E’ anche utile mantenere la zona esterna non umida-L’estratto di semi di pompelmo si è dimostrato utile sia per via sistemica che per via topica- Il suo ginecologo le darà la terapia più adatta una volta confermata la presenza dell’infezione chiedendo anche il tampone vaginale.
decio.armanini@unipd.it