prostata

    DOMANDA

    Approfitto dell’occasione di “Oggi” che ringrazio per chiedere anch’io un parere.
    Ho 58 anni, sono stato operato nel febbraio 2011 per prostatectomia radicale Nerve Sparing laparoscopica extraperitoneale-Gleason 4+3 (Grado primario 3- grado secondario 4) e, dimesso dopo una settimana, ho dovuto tenere il catetere per 45 gg per un versamento pelvico.
    A distanza di un anno abbondante mi ritrovo con i seguenti problemi:
    1. Incontinenza cui ho cercato di far fronte con terapia a base di VESIKER 5 mg (Solifenacina succinato) senza ottenere alcun risultato;
    2. Impotenza, in quanto anche con il Cialis e con le punture di CAVERJECT non ho ottenuto altro che un lieve effetto stimolante e niente di più.
    Mi è stato proposto, in relazione al problema dell’incontinenza, di sottopormi ad un lieve intervento in cui verrebbe iniettata una sostanza che avrebbe lo scopo di inibire il problema, non so spiegare altro, ma sono molto titubante.
    Vorrei quindi chiedere cortesemente quali soluzioni sono consigliabili nel mio caso.
    L’ultima cosa ma non la meno importante: attualmente mi sottopongo ogni 3 mesi al controllo PSA .
    Come prevenzione è sufficiente o sarebbero meglio altre terapie ?
    Attualmente il mio PSA è di 0.109: il mio urologo mi ha detto che va bene: a quale valore devo iniziare a preoccuparmi?
    Anticipatamente ringrazio.
    Francesco

    RISPOSTA

    Buonasera
    Per il problema dell’incontinenza dopo prostatectomia radicale credo sia molto difficile superarlo con una terapia “iniettiva”. Le consiglierei una attenta valutazione urodinamica e cistoscopica per definire quale possa essere il trattamento chirurgico o riabilitativo (esiste probabilmente ancora un margine di miglioramento) più adeguato.
    Per l’impotenza, se non beneficio con le terapie sopracitate e se adeguatamente motivato, potrebbe essere presa in considerazione il posizionamento di protesi peniene.
    Sono d’accordo sul valutare il suo psa ogni 3 mesi perché merita adeguata attenzione.
    Per darle un cut-off di maggior o minor preoccupazione bisogna conoscere il trend che ha avuto dall’intervento in poi e conoscere più informazioni sull’esame istologico
    grazie

    Carlo Introini

    Carlo Introini

    Carlo Introini

    ESPERTO IN CHIRURGIA URO-ONCOLOGICA E RICOSTRUTTIVA. Responsabile del dipartimento di urologia del gruppo Policlinico di Monza, sedi di Alessandria e Vercelli. Nato a Savona nel 1966, si è laureato in medicina nel 1993 e si è specializzato in urologia nel 2000. È segretario nazionale dell’Auro, Associazione urologi italiani. Attualmente Direttore S S A Urologia Ospedale […]
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