PROSTATECNOMIA RADICALE

    Pubblicato il: 27 Maggio 2010 Aggiornato il: 27 Maggio 2010

    DOMANDA

    iN PRECEDENZA HO POSTO LA PROBLEMATICA DELLA LISTA DI ATTESA CON GEASON 4+4.HO 70 ANNI E CON IL SUO CONSIGLIO DI ORDINE CLINICO HO CERCATA ALTRA STRUTTORA PER STARE NEI TRENTA GIORNI DALLA PRENOTAZIONE CHE LA PRECEDENTE NON GARANTIVA. ORA LA DIAGNOSI è LA SEGUENTE: pT3B (EPE + R -)NO CON GLEASON SCORE 9 .INCONTINENZA E IL RESTO.A 30 GIORNI PSA 0.13 – ADESSO COME PROCEDERE:RIVOLGERSI ONCOLOGO RADIOLOGO SPECIALZZATO-ONCOLO ANDROLOGO O RESTARE PRESSO IL CENTRO UROLOGICO PER UNA TERAPIA AGGIORNATA ALLO STATUS.DOVREI INIZIARE FISIOTERAPIA PER INCONTINENZA.COME SI INTERPRETANO I SUDDETTI DATI UNITAMENTE ALLA FORMULA pT3B(EPE + R – ) NO – GRAZIE DOMENICO

    RISPOSTA

    Lo stadio pT3b dopo una prostatectomia radicale esprime uno stadio del tumore non confinato alla prostata ma al difuori con convolgimento strutture peripriststiche. In questo caso l’intervento non e’ considerato radicale e deve essere integrato con altre terapie: radioterapia e ormonoterapia. Il Gleason 9 esprime invece un alta aggressività del tumore e una veloce capacita di progredire. In questi casi il psa. E’ un marcatore meno valido e va integrato con frequenti scintigrafie ossee e tc.
    Per la riabilitazione incontinenza esistono tecniche di elettrostimolazione dello sfintere associate ad una ginnastica computerizzata che possono dare buoni risultati.
    Normalmente la gestione di questi casi e’ affidata ad un buon centro urologico con esperienza oncologica mentre oncologo medico subentra più avanti.
    Alessandro Sciarra