DOMANDA
Gentile dott. Zattoni. Le scrivo da Palermo. Mio padre ha 77 anni e controlla il PSA con regolare frequenza, non è affetto da particolari patologie solo ipertensione. A luglio valore PSA 5.76. A fine ottobre ha iniziato ad avere la febbre che i medici hanno imputato ad una parodontite. Le cure antibiotiche non hanno apportato nessuna variazione alla febbre che da qualche settimana viene al pomeriggio provocando sudorazione durante la notte e al mattino scompare. Il PSA il 07/11 era 8.46, il 19/11 PSA 11.43 ed il 4/12 PSA 11.87. L’ecografia al 7/11 era: Vescica ipertonica a pareti ispessite ed edematose con presenza di microcalcoli nel suo contesto. la prostata si presenta lievemente aumentata di dimensioni con D.T. di 47mm. Dopo minzione si apprezza modesto ristagno urinario. L’urologo scrive il 7/11: “prostata aumentata di volume e consistenza. Solco mediano conservato. Alla palpazione si apprezza zona leggermente più dura al tatto” ed ha prescritto il 7/11 Urorec 8mg 1 cps la sera e Permizox 1 cps a pranzo per tre mesi. Contattato l’urologo, poichè i sintomi erano ancora presenti, ha parlato di prostatite e da tre giorni assume Zetamicin 150mg e da ieri anche Rocefin. Nulla è cambiato. La febbre è presente sempre alla sera e durante la notte. Naturalmente è debilitato. Cosa devo fare? Per una biopsia alla prostata i tempi di attesa sono di 50 giorni. La ringrazio e resto a disposizione per altri chiarimenti. Cordiali saluti
RISPOSTA
Egregio signore,
lei non mi da alcuna notizia circa lo “stato” delle vie urinarie superiori nè circa l’urinocoltura. E’ stata fatta una emocoltura durante uno di questi episodi?
Credo che il problema della biopsia prostatica, sia l’ultimo di cui preoccuparsi ..
Cordiali saluti,
Filiberto Zattoni