prostatite cronica=tumore alla prostata?

    DOMANDA

    Gentile professore,
    in una email dello scorso anno mi diceva che e’ verosimile che infiammazioni ricorrenti alla prostata possono favorire l’insorgenza di un tumore alla stessa.Io ho prostatite cronica,ma da un anno prendo regolarmente (una volta la settimana a distanza di un mese) la norfloxacina;quindi mi curo.D’altronde ho anche una vita sessuale regolare ma talvolta ho dei rapporti sessuali lunghi prima di giungere a eiaculazione.Gli unici problemi che mi da’ la prostatite e’ la difficolta’ a trattenere lo stimolo minzionale e la fuoriuscita di qualche goccia di urina dopo aver minzionato. Ritiene che in questa situazione,soprattutto l’abitudine ad avere rapporti sessuali lunghi prima di eiaculare (comunque li termino sempre con l’eiaculazione) o avere piu’ rapporti sessuali nella stessa sera o giorno possa nel tempo favorire il cancro alla prostata,oppure il fatto che curo la prostatite e la tengo sotto controllo medico puo’evitare il cancro? (nell’ultimo controllo,in questi giorni, la prostata aveva dimensioni normali,pur permanendo la difficolta’,talvolta piu’ accentuata di altre,a trattenere lo stimolo minzionale).Mi hanno spiegato infine che durante l’erezione la prostata e’ infiammata e solo con l’eiaculazione essa torna normale.Cio’ significa che al di la’ della durata del rapporto il terminarlo con l’eiaculazione preserva da eventuali rischi di cancro, oppure l’attivita’ sessuale e le erezioni,generando infiammazione,nel mio caso sono pericolose?
    Grazie mille

    RISPOSTA

    Gent.le sig.re,
    In primo luogo vorrei tranquillizzarLa e ribadire che esistono pochi studi in letteratura che mettono in relazione le infiammazioni croniche della prostata con un lieve aumento della percentuale di incidenza del cancro della prostata. Molto più importante è il fattore genetico( familiarità) , razziale, stile di vita( fumo, dieta), etc. nel Suo caso non mi sembra che i sintomi da Lei descritti siano indicativi di un processo infiammatorio rilevante. Cerchi di avere una buona funzione intestinale, regolare ( come sa il dismicrobismo intestinale con frequenti episodi di stipsi o diarrea può predisporre alle prostatiti batteriche) ed eviti i cibi piccanti. Dal punto di vista farmacologico , più che assumere in modo costante un antibiotico a bassi dosaggi, che determinerebbe nel tempo solo una resistenza dei batteri a quell’antibiotico, assumerei degli integratori a base di fermenti lattici e prodotti naturali con una verosimile azione antiossidante e sul benessere della ghiandola prostatica ( sebbene i dati della letteratura siano molto discordi e influenzati dagli interessi aziendali) . Abbia un’attività sessuale regolare e segua il Suo desiderio senza pensare ad altro.
    Cordiali Saluti