Proteggere la schiena dopo una recidiva.

    Pubblicato il: 3 Agosto 2013 Aggiornato il: 3 Agosto 2013

    DOMANDA

    Gentile Dottore, uomo di 62 anni 180×85 kg. in buona forma. Operato il 30-09-2012 diagnosi ernia discale L4-L5 microdiscectomia. Dopo 3 mesi di nuovo tutti i dolori come prima. Operato di nuovo per RECIDIVA il 29-05-2013 diagnosi microdiscectomia e neurolisi aderenziale in L4-L5 sinistra. Vorrei un suo consiglio su quando inziare a fare del movimento tipo camminare o piscina. La back school mi può essere utile per rinforzare e proteggere la schiena? Se si mi consiglia un esperto in provincia di Lecco.
    E dopo quanto tempo mi consiglia di cominciare?
    La ringarzio moltissimo. Beppe.

    RISPOSTA

    Dopo l’intervento chirurgico di discectomia lombare possono insorgere complicazioni in un discreto numero di pazienti. Uno studio recente di Kjellby-Wendt li riassume:
    . il 22-45% dei pazienti soffre di sciatalgia residua;
    . il 30-70% soffre di lombalgia;
    . la mobilità del rachide lombare e la capacità di sollevamento dell’arto inferiore teso sono limitate del 60% circa, tre mesi dopo l’intervento;
    . aumenta il rischio di disfunzione persistente del rachide lombare e un discreto numero di pazienti non recupera una funzione fisica normale.
    Leggendo tali possibili complicazioni si comprende l’importanza di un buon programma di riabilitazione per realizzare un’efficace prevenzione.
    La riabilitazione costituisce un’integrazione fondamentale all’intervento chirurgico.
    La rieducazione deve essere , cauta, progressiva, nell’ampiezza di movimento che non provoca dolore.
    Normalmente la riabilitazione viene prescritta dopo un periodo di riposo, quando il paziente viene considerato clinicamente guarito. Tuttavia, numerosi studi recenti hanno confermato l’efficacia di un inizio precoce della riabilitazione e di un ritorno altrettanto precoce alle normali attività.
    Iniziando il programma di rieducazione occorre tenere presente che la formazione di un’ernia discale molto spesso è la conseguenza logica di un uso scorretto prolungato del rachide e pertanto diventa fondamentale privilegiare l’informazione, gli esercizi di educazione posturale, di stabilizzazione e l’uso corretto del rachide. Cioè, è importante che lei conosca bene la colonna vertebrale e impari a usarla correttamente nelle posture, nei movimenti quotidiani e durante il riposo notturno.
    Cordiali saluti
    Benedetto Toso