Protesi valvolari

    DOMANDA

    Gent. Dott. Di Bartolomeo,
    le pongo il mio questito. La mia mamma fu operata negli anni 90 all’età di 53 anni (adesso ne ha 76) dal Prof. Pierangeli. A seguito di una malattia reumatica contratta da piccola furono sostituite due valvole con protesi meccaniche, effettuata una plastica su una terza valvola e chiuso il dotto di Botallo. Da allora è in terapia anticoagulante. La qualità della sua vita è sempre stata buona fino a Luglio 2015 quando sono iniziati ripetuti episodi di anemia con feci scure. Da allora è stata sottoposta a una colonscopia, una gastroscopia e due enteroscopie a seguito di esame della videocapsula. Da questi esami hanno scoperto che non esiste una vera e propria causa scatenante di queste anemizzazioni: ha la mucosa dello stomaco irritata per la quale prende gastroprotettore, aveva un piccolo polipo nel colon asportato e una piccola angiodisplasia del piccolo intestino trattata con Argon. Il fattore di Von Willebrand è risultato non significativo tuttavia è trattata con longastatina. Ad oggi le anemie proseguono, perdendo a volte fino a 3 punti di emoglobina in 20gg. Nei numerosi periodi di sospensioni del Coumadin le emorragie si fermano. Sta andando avanti con trasfusioni e terapia di ferro. Volevo sapere se potebbe essere una canditata per la sostituzione delle due valvole meccaniche con valvole biologiche per evitare l’anticoagulante e darle una qualità migliore della vita per gli anni che seguono.
    Riporto di seguito l’esito dell’ultimo ecocardiogramma: valvola aortica protesi meccanica St Jude 23, con elevato gradiente, valvola mitrale protesi meccanica St Jude 29 ben funzionante, valvola tricuspide plastica secondo De Vega. ECG ritmo fibrillazione atriale. Nell’attesa di una visita presso il vostro centro La ringrazio.
    Erika

    RISPOSTA

    Non posso rispondere al suo quesito sull’eventuale sostituzione delle valvole meccaniche. Riguardo alla scoagulazione le ricordo che la mamma è in fibrillazione atriale e, pur mettendo delle valvole biologiche dovrà ugualmente seguire terapia anticoagulante per questa aritmia. Se vuole la aspetto per parlarne direttamente nei nostri ambulatori.

    Roberto Di Bartolomeo

    Roberto Di Bartolomeo

    Professore ordinario di cardiochirurgia all’Università di Bologna. Nato a Torre dei Passeri (Pescara), si è laureato all’Università di Bologna. Nello stesso ateneo, si è specializzato in chirurgia cardiaca, chirurgia vascolare e chirurgia generale. Dirige l’unità operativa di cardiochirurgia del policlinico S. Orsola – Malpighi di Bologna. È direttore della scuola di specializzazione in cardiochirurgia dell’ateneo […]
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