DOMANDA
Spett.le Dott. Gaetani; ho 44 anni e le scrivo riguardo una protrusione c3/c4 diagnosticata circa 2 mesi fa, dopo aver fatto accertamenti relativi alle vertigini che ancora oggi mi accompagnano, anche se lievi, e che sto trattando presso un fisioterapista con tecar e pompa diomagnetica. ho sentito vari pareri in merito, in primis un neurochirurgo he voleva intervenire chirurgicamente a cui , però, non ho dato seguito.di conseguenza ho iniziato il percorso di ricerca , oltre che fisioterapico e chiropratico, anche personale , approdando in questo sito. sicuro di avere in Lei un esperto ed autorevole medico riguardo il mio problema, vorrei chiederle un parere. tenga presente che sono al corrente del fatto, perlomeno così mi è stato spiegato, che le vertigini derivano dalla contrattura muscolare, ed infatti quella sto curando col fisioterapista, ma leggendo nel vs sito, vengo a conoscenza di interventi per niente invasivi ed in anestesia locale, al contrario di quello propostomi dal neurochirurgo cui prima, che eliminerebbero il problema della protrusione con diverse tecniche. ora consapevole del fatto della necessità di valutare caso per caso, vorrei chiederle un consiglio su quale strada seguire ed eventualmente , per essere visitato e seguito da Voi o da Lei nello specifico, cosa devo fare. sono un motociclista e faccio un lavoro che implica molta fisicità, per cui può capire quanto sia invalidante e frustrante un simile problema, anche psicologicamente. La ringrazio sentitamente della Sua attenzione e resto con ansia in attesa di una Sua risposta.
grazie
Christian.
RISPOSTA
Caro Lettore
le vertigini sono un problema funzionale ad una perdita della normale postura del rachide cervicale con conseguente contrattura cronica della muscolatura.
Trattare la protrusione non serve a molto nei confronti delle vertigini. Meglio proseguire con una fisokinesiterapia attiva di rieducazione posturale.
Distinti saluti
Dr. Paolo Gaetani