Protrusione C5 C6

    DOMANDA

    Buongiorno Dottor DiMeco,

    Vorrei chiedere cortesemente il suo parere sulla mia patologia e su come dovrei procedere. Avverto dolori alla nuca e spalla destra in forma piu’ o meno consistente da quasi 3 anni. A seguito di un’acutizzazione significativa in Aprile, ho eseguito RMN (Aprile 2015) che ha rivelato due dischi rovinati (C5 C6 e C6 C7) con protrusione a livello C5 C6. Da due mesi avverto dolori forti e pressoche’ costanti lato destro nuca (con indurimento percepibile alla palpazione) e in forma minore spalla, ma nessun sintomo a livello braccio e dita (utilizzo antiinfiammatori e antidolorifici). I dolori mi hanni impedito spesso di dormire e ho dovuto in alcuni episodi ricorrere al Tramadol. Ho eseguito 2 infiltrazioni peridurali (cortisone) il cui effette sembrerebbe durato solo 5 giorni in entrambi i casi. Eseguiro’ una terza peridurale tra 1 settimana. Negli ultimi giorni (in seguito anche a una seduta dall’osteopata) noto un miglioramento a livello del dolore acuto, ma l’infiammazione lato destro e gli scricchiolii/schiocchi sono sempre presenti.

    Avrei una serie di questioni (mi scuso se sono troppe):

    Se il dolore dovesse persistere o peggiorare nelle prossime settimane/mesi, dopo quanto tempo ritiene io debba iniziare a valutare la possibilita’ di intervento chirurgico previa visita neurologica (che ovviamente vorrei evitare se possibile)? Sono dubbioso riguardo a tale intervento in quanto sicuramentre la mia patologia ha un forte impatto sulla qualità di vita, sulla performance professionale e a livello famigliare, ma tuttavia essendoci assenza di deficit neurologici percepibili (paresi o problemi al braccio), sono dubbioso a causa dei rischi legati all’intervento. La nucleoaspirazione o la nucleoplastica potrebbero essere applicabili mio mio caso come alternativa all’operazione piu’ “seria” (protesi)? Ritiene che l’ozono-terapia potrebbe essere una valida alternativa se dovessi invece optare per una terapia consevativa (essendo l’ozono meno nocivo del cortisone)? Nel mio referto si parla di unco-artrosi, ritiene che gli scricchiolii e la rigidità che avverto possano essere in parte dovuti a questo problema o è la protrusione per lo piu’ a causare i problemi (lo chiedo per comprender se tali sintomi dovrebbero migliorare in caso di miglioramento della protrusione)? In assenza di dolori alle dita e braccio sarebbe tuttavia consigliabile una elettromigrafia o no?

    La ringrazio molto.

    Cordiali saluti,

    Gabriele

    RISPOSTA

    Caro Gabriele, purtroppo in questa sede non posso dare risposte a quesiti individuali ma solo di carattere generale. Il quadro che lei descrive e’ particolarmente articolato. Penso che sia opportuno che lei si sottoponga ad un valutazione neurologica e neurochirurgica.

    Cordiali saluti

    Francesco Dimeco

    Francesco Dimeco

    SPECIALISTA IN TUMORI CEREBRALI E NEURONCOLOGIA CHIRURGICA. Direttore del dipartimento di neurochirurgia e della I divisione di neurochirurgia della Fondazione istituto neurologico Carlo Besta di Milano. Si è laureato in medicina all’Università Statale di Milano nel 1988 e si è poi specializzato in neurochirurgia. Dal 1997 al 2000 ha lavorato presso il dipartimento di neurochirurgia […]
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