DOMANDA
Gentile dottor Tiri,
da circa 7 anni soffro di prurito diffuso, localizzato però prevalentemente su cuoio capelluto e inguine (talvolta anche gambe, braccia e torace).
Sono stato in cura da 3 diversi dermatologi qui a Milano dove vivo e fatto numerosi esami (svariati valori ematici, prick test, allergie alimentari, patch test, basotest al san raffaele ecc.). Ho provato a modificare un po’l’alimentazione ma il problema (così come mi è stato posto) è che non si tratta solo di evitare cibi istamino liberatori o pieni di istamina, ma talvolta due diversi cibi possono avere una cross-reaction quindi è davvero diffcile isolare la causa/le cause.
Assumo mezza compressa di Xyzal ogni due giorni (prima prendevo lo Zirtec) altrimenti non riuscirei a dormire, ho provato anche ad adottare strategia di attacco, ossia prendere antistaminico anche senza sensazione prurito per due-tre mesi, ma senza risultati (su indicazione del medico curante ovviamente). Mi hanno riscontrato pure una forma di dermografismo bianco, ma non so se correlato o meno al discorso prurito.
Le sarei grato se potesse fornirmi un qualche elemento utile su questo problema davvero fastidioso
La ringrazio anticipatamente per l’attenzione.
Cordiali saluti.
Francesco
RISPOSTA
Problema sicuramente complesso: mi ha prosettato un quadro di prurito cronico con accertamenti diagnostici negativi e scarsa efficacia della terapia.
Personalmente insisterei sulla rivalutazione delle cause e dei fattori che scatenano il prurito cronico: siamo sicuri che sia tutto negativo? E’ certa che tutto sia stato indagato soprattutto in senso intrnistico immuno-logico più che allergologico in senso stretto?
Da non sottovvalutare anche eventuali componenti di stress o disagio emozionale, mentre accanisrsi su aspetti di tipo alimenatre a volte porta a scarsi risultati.
Sul piano terapeutico potrebero anche essere prese in considerazione terapie di associazione anche per migliorare la sua qualità di vita.
Saluti
Prof. A. Tiri