DOMANDA
Buongiorno Dottore, le scrivo per mio padre, ha 65 anni e nel 2008 ha subito un intervento di prostatectomia radicale e successiva radioterapia piu’ ormonoterapia di lunga durata ( 2 anni) per carcinoma prostatico localmente avanzato (T3b N +). Per 5 anni il valore del PSA e’ stato 0,00, da 5 o 6 masi ad adesso si e’ alzato fino ad arrivare a 0,30. Come puo’ capire anche la nostra preoccupazione aumenta, vorrei un suo parere in merito e vorrei sapere cortesemente quale valore deve raggiungere il PSA per poter intervenire.
Grazie e Cordiali Saluti
RISPOSTA
Gentile signora,
il tumore della prostata di cui suo padre è stato operato era in forma “localmente avanzata (pT3b)” con infiltrazione della vescicola seminale extraprostatica.
In questo stadio le recidive sono frequenti e in massima parte sono localizzate nella loggia prostatica, dove c’erano cellule tumorali sparse sin dall’epoca dell’intervento. Ma possono essere presenti anche altrove. Non sempre è facile trovarle.
Se il tempo di raddoppiamento del valore del PSA non è alto, si può aspettare e ricontrollare in seguito. Viceversa occorre cercare di trovare queste cellule (se possibile) per decidere che cure fare. Quindi occorre una scintigrafia delle ossa, una RMN della pelvi e una TAC del torace e dell’addome.
Poi si valuterà insieme all’urologo come procedere. Se non ci sono metastasi a distanza, non è escluso che si possa fare una radioterapia sulla loggia prostatica associata a una terapia ormonale per alcuni anni.
Cordiali saluti
Rodolfo Passalacqua