psicologia infantile e rifiuto della mamma

    Pubblicato il: 30 Maggio 2010 Aggiornato il: 30 Maggio 2010

    DOMANDA

    Gentile dottoressa
    Le scrivo per un problema “trasversale” che riguarda sia le mie bambine che me. Sono felicemente mamma di due gemelline di 17 mesi. Sin da quando sono nate le bimbe sono state abituate alla presenza quotidiana, oltre che mia e di mio marito, dei nonni materni che venivano costantemente ad aiutarmi. Ho cercato, tuttavia, di porre sempre dei paletti e di accudire in prima persona le bimbe perchè volevo che riconoscessero in me la mamma e perchè ne sentivo, e ne sento tuttora, fortemente il bisogno. Tuttavia in presenza dei nonni le bimbe si rifiutano di venire in braccio a me, non vogliono che io dia loro da mangiare, mi allontanano e mi prendono a schiaffi. In più se torno da lavoro e dormono ancora quando vado a prenderle nei lettini e mi vedono piagono, urlano e chiedono della nonna. Il tutto dura il primo quarto d’ora poi fortunatamente si ristabilisce un ordine e giochiamo allegramente. Inutile dirle che ci sto male. Sicuramente sbaglio qualcosa ma cosa?
    grazie

    RISPOSTA

    Carissima signora, mi sembra importante che anche lei si tranquillizzi rispetto a questi comportamenti delle bambine. Dagli 8 mesi in poi i bambini cominciano ad analizzare le persone che ruotano intorno a loro in modi diversi, iniziano a fare distinzioni. Questa fase e’ importante. Non implica necessariamente delle scelte o dei rifiuti delle bambine, ma solo che si accorgono delle persone e cercano di comprendere quello che succeede.
    Provi ad agire di concerto con i nonni, nel momento in cui lei e’ in loro presenza, loro gradualmente smettono di proporre cose nuove o interessanti e lei senza chiamarle o insistere e’ li’ e fa invece qualcosa che a loro interessa (prepara una merenda, fa un disegno, inizia un gioco) ma senza chiamarle e senza mostrare disappunto se non vengono da lei. Le consiglio di prestare attenzione al momento del risveglio, e’ sempre un momento delicato e forse farebbro capricci per il primo quarto d’ora con chiunque, cerchi di alternarsi con le altre figure nello svolgere il compito ingrato di svegliarle, cercate di usare delle routines (giochini tranquilli, musica etc). Infine, ripeto che i bambini percepiscono il tipo di attenzione che si dedica loro. Se nel momento in cui le genelline iniziano a fare capricci, il contesto inevitabilmente si agita intorno a loro per calmarle, offrire alternative e coccolarle, e fra l’altro immagino che inizino i consigli anche a lei (non fare così, fai così etc etc) questo comportamento avrà prodotto un aumento incredibile di attenzioni nei loro riguardi che inconsciamente tenderanno a ricevere ancora. Provate a non fare assolutamente nulla, con molta calma e con il sorriso sulle labbra dite qualcosa come: quando finisci di piangere possiamo giocare insieme, intanto io faccio un’altra cosa”, poco importa se non colgono tutte le parole di quello che dite, e’ molto importante far capire il senso generale, il tono della voce, e comportarsi di conseguenza. Fra l’altro, questo tranquillizzerà anche i nonni!