Psicosi depressivo-maniacale di tipo schizofrenico

    Pubblicato il: 12 Marzo 2010 Aggiornato il: 12 Marzo 2010

    DOMANDA

    Buongiorno dottore,
    le scrivo per chiederle un parere su mia madre (58 anni, divorziata da 10, vive sola e prende farmaci come lo zyprexa da 15 anni).

    Per riepilogare brevemente il quadro, a mia madre è stata effettuata una diagnosi come quella in oggetto negli anni 93-93. L’estate scorsa ha smesso autonomamente di prendere i farmaci perchè pare le creassero problemi di parchinsonismo, questo ha però portato ai primi giorni del 2010 ad una totale ricaduta nello stato in cui si è trovata nella prima metà degli anni 90 (stato confusionale, disordine mentale, aggressività, nervosismo, insonnia, depressione).

    Dopo due mesi di terapia mal-effettuata (io vivo a milano, mia madre a Cagliari e vive da sola, quindi prendeva la pastiglia quando voleva lei o si ricordava di farlo) siamo giunti quest’oggi al ricovero alla clinica S.Antonio. Ricovero di tipo volontario, anche se mia madre non è totalmente capace di comprendere ciò che succede e sopratutto di accettarlo.

    Proprio per quest’ultimo motivo, che crea le più grosse difficoltà nel ricoverarla al S.Antonio, in aggiunta all’impossibilità dello staff della clinica di seguirla a tempo pieno (è capace di lasciare le sue cose lì e uscire dalla clinica senza direzione alcuna), così come non si è rivelato efficace lasciarla sola a casa, le chiedo un consiglio su come poter procedere, o a quale clinica rivolgerci nella zona di Cagliari, per far si che mia madre possa essere seguita nella terapia almeno fino a quando non recupererà una lucidità tale da affrontare una terapia psicologica, affiancata sempre dai farmaci, nella speranza di risolvere definitivamente la forte depressione che sembra creare questo suo malessere cronico.

    In attesa di un suo gentile riscontro, la ringrazio e le auguro buon proseguimento di giornata.
    Stefano.

    RISPOSTA

    Gentile sig.Stefano
    il caso che mi descrive mi sembra complesso, anche perchè le indicazioni diagnostiche che le sono state fornite (psicosi depressivo-maniacale di tipo schizofrenico) sono piuttosto imprecise (la schizofrenia è piuttosto diversa dalla psicosi maniaco depressiva, anche se vi sono forme cliniche “intermedie” fra queste due patologie, dette disturbi schizo-affettivi).In ogni caso, al di là della fase di trattamento ospedaliero (se ho ben capito è attualmente ricoverata presso la clinica lai), è indispensabile che sua madre sia seguita dal centro di salute mentale più vicino alla sua residenza ,perchè il problema più grande di queste persone è la tendenza a non seguire costantemente le cure per cui vi è necessità di un’assistenza di tipo continuativo. Per poterle indicare il centro di salute mentale più vicino, dovrei però sapere dove vive sua mamma