puntura di siringa

    DOMANDA

    carissimo Dottore Le scrivo perchè c’è parecchia confusione in merito al pizzico con una siringa dopo aver fatto l’iniezione.Mi è capitato come altri utenti per esempio di questo sito, di essermi punto con sanguinamento subito dopo aver fatto la puntura a due uomini diversi di sierologia a me sconosciuta. Non sono un’infermiera ma se c’è necessità faccio quello che posso. All’epoca dei fatti, circa 2 anni fa,contattai ben 3 numeri verdi che ho conosciuto tramite internet. Mi fu detto che il rischio da me occorso per le malattie a trasmissione sessuale era assolutamente irrilevante, dato che mi preoccupai molto soprattutto la prima volta che mi punsi e dato che con mio marito avevo ed ho tutt’ora rapporti non protetti.La contatto perchè dopo aver archiviato l’episodio,sono capitata x caso qui da Lei, dato che mi sono appena iscritta al sito, non vorrei preoccuparmi ora per una cosa che invece è capitata tre anni fa, proprio perchè ho letto che in alcuni casi,suggerisce di fare le analisi.Allora ciò che Le chiedo è se c’è rischio, e Le confesso che dopo quei due episodi ho smesso di fare qualsiasi tipo di iniezione a qualsiasi persona che me l’ha chiesta, nonostante mi avessero detto che non avevo occorso rischio, non mi andava di pizzicarmi tutte le volte che facevo un’iniezione.Spero in Lei e soprattutto che non mi dica di riaprire di nuovo questa parentesi già chiusa da parecchio tempo. Grazie di cuore e buonanotte.

    RISPOSTA

    Gentile signora, innanzitutto non c’è motivo per “pizzicarsi” ogni volta che si fa un’iniezione. Basta piuttosto imparare bene le procedure. Per cui, se non se la sente di incorrere in punture accidentali, bene fa a evitare di eseguire pratiche per le quali evidentemente non ha dimestichezza.
    Per quanto riguarda, invece, le sue perplessità, torno a ribadire che esiste una certa confusione in merito alla trasmissione di alcune malattie. Se, infatti, parliamo di malattie SESSUALMENTE TRASMESSE, come ho già avuto modo di sottolineare in altre risposte, alcune di esse vengono trasmesse SOLO per via sessuale (ad esempio: infezioni da Chlamydia, HPV, Herpes, gonococco, Trichomonas.). Di queste malattie, nonostante la loro notevole diffusione e le conseguenze che talora possono arrecare a chi le acquisisca, non sembra peraltro preoccuparsi quasi nessun lettore. Esistono poi malattie che sono trasmesse ANCHE per via sessuale (e la distinzione non è di poco conto, mi creda.). Tali sono, ad esempio, l’HIV e alcune epatiti.
    Queste ultime malattie infettive, proprio perché trasmesse NON SOLO per via sessuale, hanno una loro rilevanza per il rischio nel quale può incorrere chi esegua pratiche che vengono a contatto con il sangue (e altri liquidi biologici) di soggetti potenzialmente a rischio. Perché il sangue è un veicolo privilegiato di questi virus. Come potrà leggere con più attenzione in molti messaggi di questo sito, il suggerimento di eseguire i test per queste malattie, che spesso sono solito rivolgere a diversi lettori, è votato non tanto a confermarne l’acquisizione della patologia, ma ad ESCLUDERE un possibile contatto con questi virus. Perchè, mi creda, il migliore modo per evitare di continuare a convivere con possibili ansie correlate ad episodi che potenzialmente (anche se in misura irrilevante) possono compromettere la salute, è quello di evitare di fare come lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia, sottoponendosi invece a quelle procedure che permettono di mettere davvero la parola fine all’episodio.