DOMANDA
sono una signora di 65 anni peso 92 kg e sono alta 1 e 6o circa. Da alcuni anni sono in cura da una nutrizionista per perdere un po’ di peso , all’inizio e’ stato abbastanza facile e ho perso una decina di kg in qualche mese, poi e’ sempre stato piu’ difficile, anche variando le diete : il mio problema e’ che sono sempre piu’ che ansiosa e l’ultimo appuntamento di un mese fa la nutrizionista mi ha detto di lasciare perdere la dieta per non crearmi ulteriore ansia. Puo’ l’ansia bloccare la perdita di peso ? Per me il problema non e’ il vero e proprio pasto, ma sopratutto il pomeriggio , essendo sempre in casa continuerei a piluccare anche senza avere fame, l’importaante e’ mettere in bocca qualcosa e la preferenza va ai dolci. So che questo non mi aiuta a perdere peso ma non so trattenermi. Non ci sarebbe qualche medicinale oppur . e omeopatico che mi aiuti primo a dimagrire poi a eliminare questa fame nervosa del pomeriggio. Io sono ipertesa sotto farmaco prendo un antistaminico per un’allergia vasomotoria e il lexotan al bisogno. Mi aiuti la prego perche’ vedo che sto lievitando
RISPOSTA
Gentile lettrice,
le emozioni, come l’ansia, possono ostacolare la perdita di peso.
Da quello che lei scrive il suo problema non è la gestione dei pasti principali, ma i fuori pasto, in particolare durante il pomeriggio quando è in casa da sola.
Una cosa che può fare è utilizzare un diario alimentare dove scrivere per qualche settimana tutto quello che mangia per meglio individuare i momenti a rischio (che lei descrive il pomeriggio) e divenire maggiormente consapevole del suo comportamento alimentare.
Le consiglio, sempre per qualche settimana, di pianificare i pasti da un giorno all’altro (colazione, pranzo, cena più uno o due spuntini), con l’aiuto della nutrizionista, e di attenersi solo a quelli anche quando avvertirà l’esigenza di piluccare.
Cerchi, soprattutto quando è a casa il pomeriggio, qualche attività piacevole che la possa occupare e distrarre.
Se ha la possibilità cerchi anche attività che la portino fuori casa.
in questo periodo riduca i cibi tentatori che solitamente assume durante i fuori pasto.
Nella pianificazione ricordi di non essere rigida e di inserire (sempre con l’aiuto della nutrizionista) tutti gli alimenti (anche i dolci che dice di assumere in assenza di fame).
Visto che parla di ansia, ma non è chiara l’entità del problema,valuti l’aiuto di un terapeuta Cognitivo Comportamentale per meglio capire la sua intensità ed eventuali ricadute sul comportamento alimentare e altre aree di vita.
Nella sua richiesta non fa accenni all’attività fisica e quindi, se non ci sono impedimenti fisici, cerchi di aumentare il movimento (camminare) o fare qualche attività consona al suo stato di salute (da valutare con il medico di base) e possibilità.
Scriva ancora per aggiornarmi su come sta andando e se, attraverso la mia risposta, ha sentito accolta la sua richiesta.
dr. Daniele Di Pauli