Qual è la crema migliore per prevenire i segni del tempo?

Lo studio della biologia della nostra cute ha messo in evidenza, oltre la struttura, la composizione, la formazione e la funzione degli strati dermici e delle cellule che li compongono, anche l’esistenza di un ampio catalogo di enzimi che interreagiscono al suo interno in molteplici funzioni: antiossidanti, di riparazione, di detossificazione etc. la cui azione non e’ ancora del tutto chiarita. I ricercatori stanno ancora mettendo a punto un modello molecolare che illustri le interazioni fra ceramidi, colesterolo e acidi grassi, e altri enzimi (proteasi, filaggrinasi, glicosidasi, ecc.) che contribuiscono all’attivita’ del Natural Mosturizing Factor (NMF) e alla ottimale funzione barriera dello strato corneo”. Come nel caso della fotoliasi capace di riparare i danni al nostro DNA derivanti soprattutto dal fotonvecchiamento (raggi UV). O altri principi attivi per os., ancora sotto esame , come la Carnosina, nel ridurre il danno al collagene derivante .da una elevata concentrazione di glucosio nel sangue, condizione nota nell’iperglicemia costante, nella sindrome diabetica, e che colpisce le proteine come il collagene soprattutto, degenerandole. Il perpetuarsi di queste modifiche nella struttura delle proteine rappresenta una delle principali cause della degenerazione dei tessuti legata all’età. Per cui l’argomento è complesso come può ben capire. Le consiglio l’uso di prodotti piuttosto idratanti indicati a seconda della stagione, nickel-free, e ipo-allergenici. In modo da realizzare una buona protezione dell’epidermide e un ottima coesione delle sue cellule superficiali al fine di ottenere un’idratazione ottimale.

cordialità dott. Bruno Mandalari