Quale psicoterapia mi suggerisce?

    DOMANDA

    Salve dottoressa.Allora,sono un ragazzo di 24 anni e sto frequentando da alcune sedute un centro universitario di psicoterapia,un corso collettivo in una struttura,cioè Policlinico II di Napoli.Lo scopo di questa psicoterapia è quello di far accrescere l’autostima,in particolare,e di aiutarti a socializzare e a legare con l’altro sesso.Purtroppo però,io ho paura che possa perdere soprattutto il mio tempo frequentando questo ambiente.Infatti il mio principale problemacon glialtriè che non riesco proprio a frequentarli,perchè ho il timore di fare una brutta figura perchè non mi sento capace di intrattenerli con argomenti in modo normale,quasi completo peresempioo comunque in modo piuttosto accettabile.infattivariecose potrei dirle ma,sicuramente,molte in modo frammentario.
    Inoltre io soffro di numerosi timori singolari(come quello di essere rimproverato o di poter essere inadeguato e di delure unamiapresunta fidanzata o di essere giudicato anomalo permotiviparticolari),eildottore ha un approccio semplice con noi,infattiraccontadi se stesso,interpella noi con domandepersonali o ci chiede opinioni;giunge poi,qualche volta,a farepiccole interpretazioni sui nostri blocchi emotivi conglialtri,e altre volteinvececi fa fare esercizi particolari come un finto incontroalbuio trai 2 sessi,o ascoltare musica vagando per la stanza ad occhi chiusi.Insommatuttociò non mi sembra proprio utile efinorainfatti non sono migliorato.E’meglio forseuna terapiasingola ditipoda suggerirmi oppure no?

    RISPOSTA

    Caro Valerio,
    Ci vuole un pò di tempo per vedere i cambiamenti quando si inizia un percorso terapeutico, e lei lo ha iniziato da pochissimo. Perchè la terapia funzioni è importante che lei si trovi in sintonia con il terapeuta, e che si fidi, in caso contrario sarebbe preferibile cambiare.
    Da quello che descrive potrebbe essere utile proseguire quello che ha iniziato, perchè in un certo modo si espone in un ambiente protetto, quello terapeutico, frequentando altre persone, cosa che non farebbe ed eviterebbe se non aiutato.
    Io mi darei un pò di tempo, e se proprio non si trova bene, potrebbe cercare un collega cognitivo- comportamentale, che con una tecnica di desensibilizzazione progressiva l’aiuti a superare il problema.
    Cordialmente
    Dr.sa Patrizia Frongia

    Patrizia Frongia

    Patrizia Frongia

    Psicologa consulente presso la Asl di Milano. Psicoterapeuta specializzata in terapia sistemico-relazionale, si è perfezionata in psicopatologia forense presso l’Università degli Studi di Milano e ha conseguito un master in consulenza sessuologica.
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