Quand’è che l’ansia diviene patologica?

    DOMANDA

    Spett.le Prof.re,
    lo scorso maggio ho avuto un attacco di panico e ho compreso di essere ufficialmente entrato nell’ansia e che forse, con sintomi minori, ne avvertivo già la presenza in passato. A volte mi dà dei grandi sensi di vuoto e un senso di fatica cronica veramente fastidiosi che cerco di supplire con interessi come la lettura…sport…pittura…ect. Non sono bravissimo a gestire l’ansia.
    Crede che sia una buona soluzione o semplicemente devo conviverci?
    Cordiali Saluti
    Grazie!

    RISPOSTA

    L’ansia è una reazione normale a stimoli che modificano un equilibrio psicologico, e ci aiuta a funzionare meglio; diviene patologica quando invece ci ostacola nel risolvere piccoli o grandi problemi o quando si accompagna ad altri disturbi come per esempio la stanchezza eccessiva o il cattivo umore. L’attacco di panico è un fenomeno improvviso in cui l’ansia raggiunge i massimi livelli in breve tempo e si accompagna a paura di morire o di perdere il controllo e vari sintomi fisici (sudorazione, battito cardiaco accelerato, difficoltà respiratoria, capogiro, formicolii ecc.). Se l’ansia moderata si può imparare a gestirla con mezzi semplici, come per esempio l’occupare il tempo e la mente in cose piacevoli, come fa lei, o con esercizi di rilassamento ecc., l’ansia eccessiva e gli attacchi di panico in particolare richiedono un aiuto psicologico e a volte farmacologico; meglio farsi aiutare piuttosto che accettare una convivenza spiacevole…

    Renzo Rizzardo

    Renzo Rizzardo

    ESPERTO IN DISTURBI DELL’UMORE E D’ANSIA. Già professore a contratto di psichiatria all’Università di Padova. Nato a Basiliano (Udine) nel 1946, si è laureato e specializzato in psichiatria a Padova. È stato responsabile del centro di salute mentale dell’Università di Padova e coordinatore regionale per il Triveneto della Sirp (Società italiana di riabilitazione psicosociale). Si […]
    Invia una domanda