DOMANDA
Gentile dottore,
sono la mamma di un maschietto di 24 giorni, che pesa circa 3,3 kg. Allatto artificialmente mio figlio dal 5° giorno di vita, d ogni poppata (7 in media al giorno), poichè finora avevo pochissimo latte materno. Da qualche giorno ho notato che la quantità del mio latte è diminuita e che il piccolo, una volta finito il biberon, manifesta ancora fame. Inoltre, da un paio di giorni ha delle crisi di pianto improvviso e prolungato. Crede che debba aumentare la dose di latte artificiale? Di quanto?
Grazie,
Cristina
RISPOSTA
Gentile mamma Cristina,
in linea puramente teorica – poiché ogni bambino è poi diverso dalla teoria, e potrebbe richiedere più o meno di quanto sto per dirle – la quantità di latte necessaria ad un lattante corrisponde grosso modo anche al suo fabbisogno di acqua, e la si considera pari a 150 ml per kg di peso al giorno. Dunque, nel caso di suo figlio, questo corrisponderebbe a circa 500 ml al giorno, ovvero a circa 70 ml per 7 poppate.
Aggiungo alcune considerazioni: solitamente a quest’epoca il bambino riduce il numero di poppate (o se vuole allunga i tempi tra le poppate) a 6 al giorno, il che porterebbe la quantità a 80-85 ml per poppata. La seconda considerazione, e consiglio, è di non forzare mai suo figlio affinché termini quanto lei ha preparato, anche se si trattasse di soli 5 o 10 ml rimasti. Infine, onde mimare il più possibile quanto avviene con l’allattamento al seno, utilizzi tutti i “trucchi” possibili: tettarella con singolo buchino molto piccolo, biberon – con ghiera cosiddetta “antisinghiozzo” o “antirigurgito” – regolata nella posizione più stretta; in altre parole, renda difficile a suo figlio la suzione dal biberon, se possibile perfino più difficile che prendere il latte dal seno: non è escluso che, incontrando tali difficoltà col biberon, suo figlio non finisca per succhiare più a lungo e con più forza anche dal seno, il che potrebbe stimolare il seno stesso a produrre di nuovo un po’ più di latte… Ed in ogni caso non smetta di attaccarlo al seno prima di offrire il biberon: per quanto poco sia, il latte materno è ricco in ogni caso di fattori protettivi dal punto di vista immunitario, senza dimenticare poi l’importanza del contatto intimo madre-figlio.
Un cordiale saluto,
Prof. Andrea Vania – Pediatra Nutrizionista