DOMANDA
Sono il papà di un nuotatore di 21 anni di livello assoluto e considerato di interesse nazionale dalla FIN che attualmente si posiziona per 2 diverse gare tra i primi 10 tempi italiani. Quello che mi lascia perplesso è che il ragazzo si ammazza di fatica in allenamenti 2 volte al giorno 6 giorni a settimana e nonostante sia affiliato ad una società molto prestigiosa nessuno mai ha ritenuto di metterlo in contatto con un nutrizionista esperto di nuotatori al fine di ottimizzare l’uso dei pochissimi integratori che prende (sali minerali e BCAA)e l’idratazione e curare in maniera mirata lo stile alimentare sia per migliorare la performance che per salvaguardare la salute. E’ un aspetto quello di ciò che uno beve e mangia trascurabile o determinante? E se è determinante
posso avere qualche nome di nutrizionisti esperti di nuoto possibilmente a Roma? E’ inoltre corretto che non sia mai stato sottoposto a test fisiologici nuoto specifici? Grazie. Attendo un cortese riscontro
RISPOSTA
Gentile lettore, grazie per la sua domanda. Il caso che presenta è di massima importanza, ma purtroppo diffuso in tutti gli sport non professionistici. L’atleta per poter esprimere al meglio le sue potenzialità deve avere un “team” che comprende il nutrizionista, lo sport scientist, il fisioterapista, il preparatore, il medico sportivo, lo psicologo dello sport e così via. Ultimo mella catena è l’allenatore. Ma attenzione, non è ultimo per importanza ma per competenza. L’allenatore infatti deve avere una competenza così ampia che, sulla base di tutte le informazioni che arrivano dal team di specialisti, valuterà il carico allenante in funzione di una progressiva crescita in termini di adattamenti fisiologici. Come potrà bene immaginare in Italia questo non è possibile ovunque, e non è un problema del nuoto, ma dello sport. In UK, ad esempio, molti atleti hanno questo trattamento perchè si è creata una “cultura” dello sport diffusa e competitiva. Comunque quello che lei indica come importante per suo figlio, lo è. Per quanto riguarda l’alimentazione può tranquillamente individuare un nutrizionista (specialista in scienze della nutrzione, 4 anni post laurea) e quindi correggere eventuali carenze alimentari. Il discorso dei test fisiologici va invece programmato con il suo allenatore perchè i test sono sensibili al “momento” nel quale si effettuano, ed a volte anche all’operatore che li effettua. In ogni caso forniscono dei dati che devono essere alla base dell’allenamento, quindi dell’allenatore. A Roma, come in gran parte d’Italia, ci sono strutture in grado di effettuarli.