Radioterapia prostatica

    Pubblicato il: 27 Marzo 2010 Aggiornato il: 27 Marzo 2010

    DOMANDA

    Gent.mo Prof. Sciarra
    Mio fratello (57 anni) sottoposto a radioterapia prostatica nel luglio 2008 ha ora il PSA alto (prima si è abbassato, poi dal settembre 2009 è risalito). Visita urologica di questi giorni: Diagnosi: verosimile ripresa biochimica.
    Cosa fare? Aspetto con ansia una vostra risposta.
    Cordiali saluti. Giulia

    RISPOSTA

    La ripresa biochimica di mallatia dopo radioterapia sta’ ad indicare che la malattia sta’ andando in progressione anche se non sono evidenti delle metastasi alla TC e scintigrafia ossea (che sono i due controlli principali da fare). Questo o perche la radioterapia non ha funzionato a livello locale o perche’ delle cellule (micrometastatizzazione) che la TC o scinti non puo’ vedere, stanno in circolo.
    Bisogna iniziare subito la terapia medica che consiste in un blocco progressivo ormonale. La terapi medica non e’ mai curativa ma ritardante. E’ quindi un errore iniziare subito con la terapia piu’ forte (una volta che il tumore diviene resistente a questa non c’e’ piu’ nulla da fare). bISOGNA INIZIARE CON UN PRIMO LIVELLO DI TERAPIA (SE NON CISONO METASTASI SI USA BICALUTAMIDE 150 MG/DIE IN COMPRESSE, se ci sono metastasi un LHRH analogo puntura mesile im). Il controllo si basa sul PSA e su una nuova risonanza magnetca con spettroscopia che permette di vedere a livello locale se il tumore e’ attivo nonostante la radioterapia o no.
    Quando poi il tumore non rispondera’ piu’ a questo primo livello di malattia si pasera’ ad un secondo livello e cosi’ via.
    La chemioterapia non deve essere utilizzata in questa fase ed il paziente e’ generalmente seguito da un urologo con esperienza oncologica e non da oncologi.

    Cordiali saluti
    Alessandro Sciarra
    Cordiali saluti