Ragade anale

    DOMANDA

    Buongiorno Dott.Calabrò,
    sono una donna di 65 anni che da un anno circa soffre di una ragade anale (diagnosi specialistica).
    Da due mesi circa sono in cura e vorrei esporle il decorso per avere un altro parere medico poichè
    ad oggi i dolori sono ancora acuti e se pur a volte sembrano esserci miglioramenti, il dolore ritorna.

    Assumo:
    – Plantalax 2 bustine al giorno;
    – Antrolin crema 1 applicazione 2 volte al giorno (sostituita con le successive);
    – Vea lipogel 1 applicazione al giorno;
    – Crema alla nitroglicerina 2 volte al giorno;
    – Luan gel 1 applicazione 2 volte al giorno;
    – Pentacol supposte 1 al giorno;
    – Seractil 400 mg (se ho dolore, che passa dopo un paio di ore dall’assunzione).

    E’ iniziato con episodi sporadici di conseguenza a stitichezza per poi perdurare.
    Le creme mi provocano bruciore, le feci si sono ammorbidite ma rimangono morbide solo se continuo con le due bustine di Plantalax e mi controllo scrupolosamente nell’alimentazione.
    Il sanguinamento della ragade è cessato ma temo che all’indurirsi delle feci questa possa rilacerarsi poichè comunque ad oggi, è ancora molto dolorosa, il dolore che avviene durante l’evacuazione aumenta in mattinata per poi cessare solo con Seractil e calmarsi fino all’evacuazione del giorno successivo. Posso stare seduta solo per brevi istanti.
    Sono preoccupata per il perdurare dei sintomi e vorrei avere cortesemente un suo parere.
    La ringrazio anticipatamente.

    Rispettosi saluti.

    Sig.ra Nadia.

    RISPOSTA

    Signora buongiorno,
    una ragade perdurante per circa un anno è possibile che sia cronicizzata, con la caratteristica fibrosi dei suoi margini che ne impedisce la cicatrizzazione.
    Una situazione del genere dovrebbe essere osservata per darle l’eventuale indicazione chirurgica alla rimozione della stessa con la possibilità di una pronta guarigione.
    Dr. G. Calabrò

    Giuseppe Calabrò

    Giuseppe Calabrò

    Responsabile dell’ambulatorio della stipsi e coordinatore dell’ambulatorio proctologico del Centro diagnostico italiano (Cdi) di Milano. Nato a Napoli nel 1962, si è laureato all’Accademia di sanità militare e si è specializzato in chirurgia dell’apparato digerente ed endoscopia digestiva chirurgica all’Università agli Studi di Milano.
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