DOMANDA
GENTILE DOTTORE,
UN ANNO FA HO AVUTO DEI DISTURBI ANALI POI CESSATI (CURATI PER PRESUNTA EMORROIDE). DA OTTOBRE, IN SEGUITO AD UNA LUNGA CURA ANTIBIOTICA PER UNA CISTITE, ACCUSO DOLORI ANALI TALI DA RENDERE DIFFICOLTOSA LA POSIZIONE SEDUTA INFLUENZANDO LA MIA QUOTIDIANITA’. ALLA VISITA COLONPROCTOLOGICA MI HANNO RISCONTRATO: RAGADE ANALE ANTERIORE CON NODULO SENTINELLA E 4 PAPILLE IPERTROFICHE. IL MEDICO HA CONSIGLIATO L’INTERVENTO PERCHE’ LA CURA CON POMATE LOCALI E DILATAN NON E’ RISOLUTIVA. I MIEI DUBBI SONO QUESTI: ANCHE SE IL PROCTOLOGO MI HA ASSICURATO DI NON INTERVENIRE SULLO SFINTERE (NON MI HA RIFERITO DI IPERTONO) TEMO MOLTO L’INTERVENTO PERCHE’ HO LETTO CHE SPESSO VIENE ESEGUITA LA SFINTEROTOMIA E POSSONO ESSERCI CASI DI ECCESSIVO TAGLIO CON INCONTINENZA. POI L’ASPORTAZIONE DI PAPILLE E NODULO NON POSSONO PROVOCARE IPERSENSIBILIZZAZIONE E DOLORE? LA RINGRAZIO DI CUORE PER LA SUA RISPOSTA. HO 37 ANNI E VORREI ESSERE PIU’ TRANQUILLA. GRAZIE
RISPOSTA
Se il collega non interviene sullo sfintere che intervento vuole farle? Se non c’è ipertono un tentativo di trattamento medico dovrebbe comunque essere fatto prima di scegliere l’interrvento che comunque è sempre una sfinterotomia (quindi sullo sfintere). Non voglio neppure pensare ad una divulsione anale.