Ragadi anali

    DOMANDA

    Buongiorno, a seguito di una pesante cura antibiotica (augmentin 1compressa al giorno più flagil sempre una compressa, il tutto per 15gg) effettuata a luglio 2013 ho avuto entro pochi gg dolore e sanguinamenti all’ ano: i mesi sono passati tra atroci sofferenze fino a che, non avendo miglioramenti, sono andata dal medico che mi ha prescritto flebo up e proctosedil, non avendo risultati mi ha mandata da un proctologo che mi ha diagnosticato 2 ragadi anali con marische sentinella ( commissura posteriore e sede paramediana destra anteriore) anche se in realtà ce n’è qualcuna in più… Come cura: antrolin 2/3 volte al giorno per un mese, turn over recto due volte al giorno per 15 gg Non avendo miglioramenti significativi mi ha consigliato intervento di sfinterotomia parziale intarna, nel frattempo ho provato cure naturali (levian+gocce e) … Non è ancora arrivato il mio turno per quanto riguarda l’operazione che preferirei comunque evitare… Mi rivolgo a lei per sapere se ci sono cure all’avanguardia (se sì, dove vengono effettuate) per quanto riguarda questo tipo di patologia: mi aiuti, la ringrazio di cuore per i consigli che mi darà… Non so proprio più cose fare…

    RISPOSTA

    Le ragadi saranno state sicure conseguenze di formazione di feci dure a seguito della terapia antibiotica eseguita.
    La ragade è una lacerazione della mucosa anale a seguito del passaggio di bolo fecale duro e voluminoso.
    Se dopo qualche tempo la ragade non riesce a guarire (due-tre mesi) essa tende a cronicizzare, cioè a diventare fibrosa e, quindi, di difficoltosa cicatrizzazione.
    L’intervento chirurgico si rende necessario se è avvenuto tale processo di fibrosi dei margini della ragade (facilmente osservabile in anoscopia durante una visita proctologica) e prevede l’asportazione dei margini fibrotici di tale ragade.
    La sfinterotomia, quando indicata, serve a ridurre la pressione esercitata dalla contrazione dello sfintere anale a seguito del dolore da ragade anale, ma non tutti i chirurghi la eseguono in occasione della ragadectomia.
    Qualora le ragadi siano fibrotiche, non vedo attualmente alternative all’intervento chirurgico.
    Auguri e cordiali saluti.
    Dr. Giuseppe Calabrò

    Giuseppe Calabrò

    Giuseppe Calabrò

    Responsabile dell’ambulatorio della stipsi e coordinatore dell’ambulatorio proctologico del Centro diagnostico italiano (Cdi) di Milano. Nato a Napoli nel 1962, si è laureato all’Accademia di sanità militare e si è specializzato in chirurgia dell’apparato digerente ed endoscopia digestiva chirurgica all’Università agli Studi di Milano.
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