Ragazzo di 15 anni in un periodo di insicurezza

    Pubblicato il: 22 Gennaio 2012 Aggiornato il: 22 Gennaio 2012

    DOMANDA

    Salve sono Anna le scrivo perche’ vorrei capire cosa accade a mio figlio, e come posso aiutarlo.
    Devo fare una lunga premessa mio figlio ha 15 anni a settembre del 2011 mentre era in palestra si e’ sentito male siamo corsi in ospedale dopo vari esami hanno riscontrato un ischemia celebrale, la quale fortunatamente non ha lasciato danni, ad oggi non si conosce ancora la causa nonostante tanti esami fatti, la conseguenza e che prende il cumadin e che non puo’ giocare a pallone.
    Antonio, mio figlio sembrava averla presa bene ,l’unica cosa che lo rattristava era che non poteva giocare a pallone.(ancora oggi non lo puo’ fare)So’ che avrebbe bisogno di fare uno sport ma finche’ non riusciamo a capire la causa dell’ischemia mi hanno consigliato di non fargli fare attivita’ fisica
    Antonio frequenta il secondo anno di liceo ha dovuto recuperare studiando molto, ma da qualche settimana ha paura di andare male a scuola, ha veri e propri attacchi d’ansia, non ha voglia di fare i compiti a casa, anche se poi li fa sempre, e sembra aver perso l’entusiasmo anche per altre cose che prima gli interessavano.Lui imputa questo stato alla scuola.
    In tutto questo devo aggiungere che mio padre ha subito nel mese di dicembre un serio intervento in un altra citta’ per cui sono stata assente fisicamente anche se lo chiamavo piu’ volte al giorno.
    Lei cosa pensa e’ uno stato passeggero? Cosa mi consiglia di fare? Grazie

    RISPOSTA

    Gentile Signora, suo figlio sta attraversando un periodo di insicurezza a causa degli eventi che si sono succeduti a breve distanza l’uno dall’altro: l’incidente in palestra, l’impossibilità di fare dello sport, la malattia del nonno, le preoccupazioni in famiglia. Potrebbe essere uno stato passeggero, ossia una fase di ristrutturazione legata ad un modo diverso e più maturo di guardare alla vita. L’ideale sarebbe che sviluppasse un hobby, un interesse che lo assorba. Avere degli amici aiuta, così come poter parlare delle proprie preoccupazioni e ansie con qualcuno di cui ci si fida. Certamente a quindici anni non si può fare una vita troppo sedentaria, concentrata essenzialmente sullo studio. Se non può fare sport potrebbe però fare delle passeggiate a piedi o in bicicletta (senza correre molto), dipende da dove abitate. Lo incoraggi a sviluppare degli interessi e a svolgere delle attività al di fuori dello studio. Se lo stato ansioso dovesse aumentare e l’umore peggiorare lo faccia seguire da uno specialista.
    Un cordiale saluto
    aof