rapporti orali e hpv

    Pubblicato il: 28 Giugno 2013 Aggiornato il: 28 Giugno 2013

    DOMANDA

    gentile dottore, buona sera, desideravo sapere se con i rapporti orali, una eventuale presenza del papilloma virus ceppo 16 o 18, altamente oncogeni sul cavo orale o orofaringeo, possono portare al cancro orofaringeo hpv correlato. (le scrivo perche’ dicono sia molto raro questo tumore, mi aiuti a capire dottore, grazie)

    RISPOSTA

    Gentile lettore ,sempre più spesso ricevo questo tipo di domande e come ho scritto le altre volte mi rendo conto che le informazioni sono in realtà molto confuse. Le confermo che sta crescendo l’incidenza della malattia in una fascia di età più giovane senza la presenza dei fattori di rischio più noti quali il fumo e l’alcool e confermo che si è dimostrata la presenza del subtipo virale 16 e 18 in un gruppo di neoplasie squamocellulari della cavità orale.
    Ma a parte questa evidenza clinico ed epidemiologica, non sono giustificate campagne allarmistiche sul rapporto del virus con le pratiche sessuali, anche perché il sapere che esso è presente sulle mucose del cavo orale non ci permette di qualificare una persona a rischio.
    Esso può determinare lesioni benigne quali le verruche come causa diretta, mentre non ci è dato sapere quale è il reale ruolo nel caso di precancerosi o neoplasie in cui viene riscontrato in percentuali variabili dal 10 al 60% nel suo ceppo a rischio.
    Ad oggi non possiamo affermare che siano una causa diretta.
    Nei vari distretti ove è possibile trovare il virus (cavo orale, ano, laringe, pene, vagina, vulva, uretra…etc. etc…) l’unica sede dove c’è l’indicazione ad uno screening, cioè una ricerca sistematica in soggetti asintomatici cioè senza lesioni, è la cervice uterina; in questa sede si usa il test HPV per identificare chi è negativo e può andare al controllo a 5 anni, e chi è positivo al virus HPV che invece deve fare il pap test. Chi è positivo al test HPV cervicale non è infetto ma è un soggetto “a rischio”; dove a rischio significa che deve fare il pap test e non significa che gli viene un tumore.
    In ogni caso, le persone che hanno una positività del virus nella sfera genitale, e che riconoscono una storia di multipli partner con attività sessuale varia, può essere utile una visita di prevenzione del distretto cervico-facciale per escludere la presenza di lesioni con caratterische della precancerosi, ma non vi è oggi un forte razionale a cercare il virus HPV in tutti i soggetti, perchè conoscere la positività al test non si sa se è utile per la salute dello stesso.
    Questo è un ambito di ricerca; quindi in molti centri si eseguono dei test e degli esami citologici in questo distretto, ma hanno per lo più uno scopo conoscitivo.
    Le conoscenze di oggi ci permettono di scrivere che la presenza di un test positivo non rappresenta una “infezione”, cioè uno stato di malattia e nè rappresenta una fonte di contagio, dove per contagio si intende il passaggio di un malattia.