Re. Eczema e lavaggio indumenti

    DOMANDA

    Buonasera Dottoressa, volevo ringraziarla per la sua cortesia e la disponibilità, ci è stata di grande aiuto. Ho visitato il sito Skineco: molto utile, la ricerca sui tessuti lascia senza parole. Se posso disturbarla di nuovo, volevo chiederle un altro parere. A proposito dell’ eventuale contaminazione metallica di cui mi parlava, aveva ragione: ho appena saputo che ieri imprudentemente e sottovalutando la cosa, mio papà ha rilavato in un’altra lavatrice alcuni indumenti che gli servivano per lavoro (con l’intento di far perdere loro questo odore acido/metallico) ma dopo averli indossati per mezza giornata oggi hanno provocato anche a lui eczema e prurito. Forse potrò sembrarle esagerata ma ora mi preoccupa il fatto che sia stata contaminata con eventuali sostanze dannose anche l’altra lavatrice e volevo chiederle come dovremmo comportarci. Basterebbe un lavaggio a 95 gradi per disinfettarla e tornare a fare il bucato senza pericoli per la pelle? C’è qualche prodotto specifico? Mi scusi se la domanda può sembrarle banale ma è la prima volta che ci capita una situazione simile (intanto la casa produttrice della lavatrice nuova dopo varie insistenze la sostituirà, ma comunque minimizza l’accaduto)
    La ringrazio di nuovo. Cordiali saluti

    RISPOSTA

    Cerchi dei detersivi ecologici e dermocompatibili(“RICARICANDO” può essere un buon suggerimento, ma anche PAM ne ha alcuni certificati Ecolabel) e faccia dei lavaggi a vuoto o solo con qualche straccio(da buttare) nella lavatrice di suo padre a media temperatura. E’ un consiglio datole dal buon senso più che dalla conoscenza. Ma l’episodio di suo padre conferma il mio timore di contaminazione.
    Onde evitare che si minimizzino questi accidenti , onde evitare che altri possano incorrere in eventi avversi quali il suo, nell’interesse generale, le consiglierei prima che la macchina le venga sostituita , di fare una segnalazione ai NAS (Nuclei anti sofisticazione) che potrebbero sequestrare la lavatrice e cercare di capire cosa veramente è successo.
    Questo sarebbe di grande aiuto anche per noi di SKINECO che potremmo segnalare sul nostro sito, l’evolversi e lo sviluppo della situazione.
    Lo so che è noioso e fa perdere tempo attivare questo tipo di allerte, ma è proprio su questo che le aziende contano per continuare impunemente a offrire prodotti a rischio.
    Le sarò grata se mi terrà informata: questo può essereuno di quegli eventi felici in cui la collaborazione e fra esperti e consumatori, aumenta la tutela in generale di tutti noi.
    Auguri
    Dott.ssa Pucci Romano