DOMANDA
buongiorno dottore,
le scrivo perché mio padre il 5 agosto dopo aver mangiato una pizza ha assunto un oki perché si sentiva poco bene.
Dopo circa un’ora dall’assunzione del farmaco ha sviluppato una reazione allergica: gonfiore prima sulle labbra e poi su tutto il viso.
Tale reazione è stata prontamente gestita in pronto soccorso con cortisone.
A tale episodio sono susseguite molte reazioni cutanee e altri 4 rigonfiamenti del volto.
I rigonfiamenti del volto sono ovviamente tutti stati curati con cure cortisoniche adeguati e sparite nel giro di qualche ora.
Oggi ha fatto i test allergologici e NON è stata rilevata nessuna allergia agli alimenti ne a pollini/piante ecc.
L’allergologo ha quindi di nuovo “liquidato” il caso come una reazione al oki.
Da specificare che mio padre dopo il 5 di agosto non ha più assunto oki.
Mi chiedo, è vero che questo farmaco impiega così tanto a essere smaltito?
Il medico ha sentenziato come segue:
L’EPISODIO è DA ATTRIBUIRSI ALL’ASSUNZIONE DI OKI AVVENUTA AD AGOSTO E IL SUO CORPO CI IMPIEGHERA’ DIVERSO TEMPO (MESI) PER SMALTIRE TALE REAZIONE BISOGNERA’ ATTENDERE PAZIENTI E ABBINARE UNA CURA DI ANTISTAMICI.
Lei cosa ne pensa? grazie
RISPOSTA
Quello che le hanno raccontato per le reazioni avvenute a distanza dalla assunzione del farmaco è infondato. Per sapere cosa potrebbe aver causato la prima reazione (Oki assunto un’ora prima) forse può bastare il rapporto temporale, e bene hanno agito i medici del P.S. Per tutte le altre, non credo, ma non posso fare ipotesi senza una descrizione dettagliata sia degli episodi che del paziente. Le forme di angioedema scatenate da farmaci possono anche derivare da alcune patologie meno appariscenti o da circostanze concomitanti. Le consiglierei comunque di effettuare qualche esame sotto la guida del suo medico, in particolare i dosaggi di triptasi sierica e delle frazioni del complemento C1Inh, C3 e C4.