reazione avversa Montelukast

    DOMANDA

    buongiorno dott.ssa Patria.
    siamo i genitori di G, di 4 anni e 9 mesi, che è stato visto nell’ambulatorio di allergologia della regina elena a fine ottobre. A seguito dei Prik test si è evidenziata una allergia agli acari della polvere. Oltre alla bonifica degli ambienti e alle terapie in caso di attacchi di asma o broncospasmo ci è stata prescritta anche una terapia a lungo termine con il montelukast. noi stiamo usando il singolair 4mg.
    In questi ultimi giorni, praticamente in concomitanza con l’avvio di questa terapia, abbiamo osservato in G, solitamente solare e allegro, dei forti sbalzi di umore con aumento della irritabilità, fatica ad addormentarsi, aggressività e pianti.

    la sua situazione quotidiana non è variata e neanche le sue abitudini.

    Stiamo quindi valutando l’ipotesi che questo cambiamento forte possa correlarsi all’uso del Montelukast. lei cosa ne pensa? si può sospendere o sostituire con diversa molecola?
    grazie mille

    RISPOSTA

    Il montelukast è un farmaco da tempo utilizzato nella profilassi del wheezing e dell’asma allergico, da solo o in associazione con lo steroide inalatorio. Il suo meccanismo di azione risiede nel blocco dei recettori di alcune sostanze, chiamate leucotrieni. Queste sostanze sono liberate dai globuli bianchi durante reazioni allergiche o infiammatorie. In particolare, un sottogruppo di leucotrieni chiamati cisteinilleucotrieni (LTC4, LTD4, LTE4), sono in grado di provocare broncoostruzione, aumentano la permeabilità vasale ed hanno azione pro infiammatoria, richiamando gli eosinofili a livello bronchiale. Gli allergeni, stagionali e perenni, inducono, nel soggetto sensibilizzato, il rilascio di tali sostanze, con effetto “proasmogeno”.
    I farmaci antiagonisti dei leucotrieni, quali il montelukast, bloccando l’interazione di tali molecole con i propri recettori, interrompono la cascata infiammatoria e la relativa bronco ostruzione.
    Numerosi lavori della letteratura internazionale li identificano come farmaci efficaci nella profilassi dell’asma allergico o del wheezing infettivo in età pediatrica, anche se la potenza antiinfiammatoria è sicuramente inferiore a quella degli steroidi, cui spesso sono associati.
    Il loro profilo di sicurezza è molto alto, anche per periodi prolungati di tempo. Certamente, come per tutti i farmaci esistono effetti collaterali, più evidenti in alcuni soggetti particolarmente sensibili.
    Tra questi sono segnalati talora disturbi del sonno e stati di agitazione, come quelli che presenta il suo bambino.
    Per il caso specifico le consiglio di sospendere la terapia in corso. Certamente l’effetto collaterale del singolo caso non è da considerare come controindicazione generale all’utilizzo del farmaco.
    Cordialmente.
    M.F.Patria

    Maria Francesca Patria

    Maria Francesca Patria

    ESPERTA IN PATOLOGIE ALLERGICHE E RESPIRATORIE. Dirigente di primo livello e responsabile dell’ambulatorio di allergologia e pneumologia pediatrica presso la clinica pediatrica De Marchi della Fondazione IRCCS Cà Granda, Ospedale Maggiore, Policlinico di Milano. Nata a Milano nel 1965, si è laureata in medicina nel 1990 per poi specializzarsi in pediatria nel 1994 e in […]
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