recidiva addominale di K gastrico. Cosa fare?

    Pubblicato il: 18 Luglio 2011 Aggiornato il: 18 Luglio 2011

    DOMANDA

    Epicrisi.febbraio 2010 gastroresezione e linfadenectomia per adenocarcinoma gastrico G3 linfoinvasivo infiltrante la sottosierosa con secondarismi a livello di linfonodo perigastrico e in 3 linfonodi della grande curvatura e del tripode celiaco (T3 N3 linfonodi 7/33); successiva chemioterapia ECF 2 cicli. Sett 2010 riscontro TAC di micro noduli polmonari periferici.Nel dic 2010 nuova TAC-addome: ridotti i micronoduli polmonari, verosimilmente flogistici; presenza di sfumato consolidamento subpleurico compatibile con focolaio di atelectasia.

    Il 4/7/2011 ricovero per prurito e ittero. Alla TAC addome riscontro di dilatazione delle vie biliari e di formazione lobulata centralmente ipodensa da colliquazione e localizzata tra il moncone gastrico e il lobo caudato e corpo pancreatico (diam max 40.5 mm; la lesione è compatibile con lesione secondaria in primis linfonodale.

    A completamento della stadi azione della neoplasia, è stata eseguita TAC torace che ha escluso secondarismi polmonari.

    RISPOSTA

    Buongiono, io personalmente posizionerei una protesi nella via biliare per palliare l’ittero e proseguirei con la chemioterapia. Reputo infatti ch l’asportazione della ricidiva locale in considerazione della sede n onche della natura aggressiva della malattia iniziale sarebbe un errore nonchè particolarmente rischioso

    Cordiali saluti

    LB

    Luigi Boni

    Luigi Boni

    TUMORI DELL’APPARATO DIGERENTE. Professore associato di chirurgia generale all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese. Nato a Cremona nel 1971, si è laureato all’Università di Pavia e si è specializzato in chirurgia generale con indirizzo oncologico all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese. È dirigente medico presso l’unità di chirurgia generale dell’ospedale di Circolo a Varese e […]
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