RECIDIVA PROSTATA

    Pubblicato il: 17 Maggio 2013 Aggiornato il: 17 Maggio 2013

    DOMANDA

    Nel 2009 mio marito ha effettuato un intervento di prostatectomia radicale e linfodenectomia bilico otturatoria bilaterale. Il tumore è stato confermato in adenocarcinoma prostatico Gleason score 7 (4+3). A circa 3 mesi dopo l’intervento il PSA era 0.27 ed è continuato a crescere nonostante una cura con Casodex, ad 1 anno dall’intervento, di scarso risultato. L’ultima PET effettuata in febbraio 2013 ha evidenziato un recidiva di malattia a livello della loggia prostatica. Le conclusioni della RM multiparametrica di aprile, con PSA 3,21, sono: tessuto lobulariforme in sede perianastomica sinistra delle dimensioni di 12 mm x 5 mm (se 5 ima 12) con segni di angiogenesi di proliferazione cellulare; sospetta localizzazione di malattia anche a livello del mm pubo.rettale di destra.
    È stata richiesta una visita oncologica per cura ed una radioterapia ad alto dosaggio in 36/38 sedute. Quali sono le possibilità di risultato e quali i rischi di una radioterapia così pesante e che, ci è stato detto, non potrà essere ripetuta. Cosa accade se la radioterapia non ha l’effetto desiderato?
    Ci sono alternative e se si quali?
    La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità.

    RISPOSTA

    Buongiorno,
    mi sembra tutto corretto; penso che un ciclo di radioterapia puo’ essere l’opzione migliore, visto anche l’insuccesso della terapia medica. Comunque come terapia medica sarebbe utile sostituire la bicalutamide con un LHRH analogo mensile.
    Per gli effetti collaterali della radioterapia una valòutazione va eseguita in base alle immagini da parte del radioterapista.

    Prf Alessandro Sciarra
    Coordinatore Prostate Unit
    Policlinico Umberto I
    Universita’ sapienza
    Roma