Referto Istologico a seguito conizzazione

    DOMANDA

    Gent. dott. Benassi,

    innanzittutto La ringrazio della disponibilità che offre nel rispondere on-line alle nostre preoccupazioni, e nel mio caso specifico La disturbo perchè il Medico che ha effettuato la mia conizzazione ha avuto urgenze e non ha potuto leggere con me il referto di seguito esposto:

    MATERIALE INVIATO

    A) Cono portio uterina (ago ore 12)

    B) Cono di approfondimento nel canale (ago ore 12)

    REPERTO MACROSCOPICO

    A) Cono cervicale del diametro massimo di cm 1,7 e della profondità di cm 0,8, con ago alle ore 12. ( Si china in nero il margine profondo ed in rosso l’apice del cono). 15 bl (in toto)

    B) Approfondimento di cono cervicale del diametro di cm 1,8 e della profondità di cm 1, con ago alle ore 12. ( Si china in nero il margine profondo ed in rosso l’apice del cono). 18 bl (in toto) (ND/SG)

    DIAGNOSI ISTOPATOLOGICA

    A) HSIL (CIN3 – CIS) con diffusa estensione agli sfondati ghiandolari. La lesione giunge in corrispondenza dei margini endo ed esocervicale di exeresi.

    Estensione intraghiandolare coincidente con il margine profondo.

    Presenza di aspetti citopatici HPV correlati.

    B)HSIL (CIN3 – CIS) esteso agli sfondati ghiandolari.

    Lesione coincidente con il margine endocervicale di exeresi.

    Chiaramente io non capisco nulla di quanto scritto e mi premerebbe sapere in che condizioni mi trovo e se dovrò sottopormi di nuovo a conizzazione o se l’esito della prima è andato a buon fine.

    Ho già prenotato colposcopia e paptest a tre mesi di distanza dall’operazione ma davvero vorrei avere maggiori info prima di allora.

    Attendo una sua cortesissima risposta e nuovamente porgo i miei ringraziamenti e Le auguro una buona giornata,

    Giorgia

    RISPOSTA

    Buongiorno,

    il risultato istologico descrive una lesione ad alto grado ( lo step successivo, se non trattata, è il carcinoma), verosimilmente causata dal PapillomaVirus.

    La doppia conizzazione che ha eseguito è già una buona cosa, ma non è sufficiente ed i passi successivi dipendono dalla sua età e dall’eventuale desiderio di figli.

    La rimozione dell’utero ( che risolve del tutto il problema) si riserva a fascie di età avanzate eo cessato desiderio di maternità.

    In alternativa tassativamente tra 3 mesi è necessario un ricontrollo con biopsie. Mi permetto di suggerire una isteroscopia, con la quale si apprezza l’intero decorso del canale cervicale ed è possibile procedere a biopsie più profonde. Sovente la prima conizzazione e l’uso di correnti elettriche ( “bruciature”) puo’ aiutare nella guarigione, ma il suo caso obbliga a particolare attenzione.

    Gianluca Benassi

    Gianluca Benassi

    Specialista dal 2008 al 2012 del “Progetto chirurgia ginecologica, mininvasiva e oncologica” dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, oggi libero professionista presso la casa di cura “Città di Parma”. Nato a Parma nel 1975, si è laureato in medicina nel 2001 per specializzarsi in ginecologia nel 2006. È dottore di ricerca in scienze ostetriche e ginecologiche presso […]
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