referto risonanza magnetica lombo sacrale

    Pubblicato il: 7 Ottobre 2013 Aggiornato il: 7 Ottobre 2013

    DOMANDA

    Buongiorno dottore, ho 49 anni, la disturbo per avere un suo parere sull’esito della mia risonanza magnetica.
    Riduzione della lordosi lombare con atteggiamento scoliotico sinistro-convesso.
    Segni degenerativi ossei somatici con modica ipertofia dei massicci articolari. Segni di condropatia
    delle limitanti somatiche contrapposte L4-L5 con alterazione dell’intensità di segnale della spongiosa
    ossea sottocorticale di L5, in sede anteriore, di aspetto in parte infiammatorio.
    Discopatia degenerativa del III e IV disco somatico lombare.
    Nei limiti il profilo posteriore del I disco somatico lombare.
    Il II disco somatico lombare presenta focalità protrusiva pre-foramino foraminale sn che impronta il
    tessuto adiposo periradicolare L2 omolaterale e determina lieve risentimento durale.
    Debordo posteriore del III disco somatico lombare, prevalente sul versante sinistro.
    Protrusione circonferenziale del IV disco somatico lombare con focalità posteriore mediana
    paramediana dx che determina conflitto disco durale.
    Nei limiti il profilo posteriore del V disco somatico lombare.
    Piccole cisti radicolari sacrali in S1 e S2 a sinistra.
    Regolare il cono midollare ed il tratto prossimale visibile delle radici della cauda.
    Nelle pelvi compresa nell’area in esame si rileva la presenza di formazione cistica di circa 16 mm di
    diam trasv max in sede annessiale sinistra.
    La ringrazio sin da ora se troverà il tempo di darmi un parere.
    Rosaria

    RISPOSTA

    Il referto della sua risonanza mostra una colonna vertebrale che sta invecchiando con diverse alterazioni a carico dei dischi intervertebrali in assenza di vere e proprie ernie.
    Le cisti radicolari sono un reperto occasionali e non hanno significato clinico, mentre la cisti annessiale segnalata va valutata dal ginecologo per una corretta interpretazione.
    Ricordo comunque che l’interpretazione della risonanza non può essere disgiunta da una valutazione clinica.