DOMANDA
Sono un uomo di 75 anni e dal 2015 soffro di reflusso gastroesofageo.
All’esame endoscopico è risultato quanto segue:esofago:grossa ernia iatale da scivolamento;
stomaco:gastropatia edematosa,iperemica,ipotrofica ;test elic.pyl.:neg.
Per circa un anno ho assunto la ranitidina.e da 2 anni prendo il lansoprazolo.
Un prof.univ.di medicina int. mi ha detto di smettere la cura perché gli inib. di pompa prot.fanno male e di tornare alla ranitidina.LEI cosa mi consiglia di fare?
Grazie.
RISPOSTA
Da qualche tempo alcuni lavori scientifici hanno evidenziato effetti collaterali dovuti all’uso prolungato di inibitori di pompa come il lanzoprazolo che lei prende. Nel contempo è una classe di farmaci introdotta ormai da quasi 30 anni che, avendo un meccanismo d’azione molto specifico, sono quasi sempre ben tollerati. Il discorso vale per tutti i farmaci: se i benefici sono superiori ai rischi e se vi è la giusta indicazione continuerei a prendere il lanzoprazolo magari, vista l’età e quindi il più lento metabolismo, alla dose di 15mg. La ranitidina, che rimane un buon farmaco, blocca solo una delle tre vie che conducono alla produzione dell’acido; gli inibitori di pompa bloccano tutte le tre vie e sono quindi più efficaci.